Il presente lavoro riguarda l’evoluzione morfodinamica della foce di un piccolo corso d’acqua in alto Adriatico (Torrente Bevano), attraverso uno studio a lungo e medio termine della foce “naturale” fino al 2005, ed il monitoraggio iniziale della foce attuale, aperta artificialmente ad inizio 2006. La vecchia foce presentava dinamiche particolari essendo una delle poche, nell’ambiente costiero emiliano-romagnolo, non regimentata da argini artificiali e dunque libera di seguire un’evoluzione naturale. Gli autori ritengono che possa essere assimilata ad un piccolo tidal inlet. La sua evoluzione è stata esaminata sia mediante fotointerpretazione su un periodo di 9 anni (1996-2005), sia con 8 campagne di rilievi topografici tra aprile 2003 e ottobre 2004. Quest’ultimo studio, completato da una ricostruzione del clima meteomarino antistante la zona e da una classificazione delle mareggiate negli anni 2003 e 2004, ha verificato le dinamiche di foce già individuate da studi precedenti: in particolare, l’effetto combinato di moto ondoso da S-E e maree sizigiali, che producono un trasporto lungo costa diretto verso nord e la migrazione della freccia litorale in tale direzione, con conseguente restringimento della sezione di foce, erosione delle dune a nord ed ingressione di acque marine nella pineta retrostante. Queste problematiche hanno spinto la Regione Emilia-Romagna ad effettuare, ad inizio 2006, un intervento di chiusura della vecchia foce e di apertura della foce attuale circa 500 m più a sud. Dalle prime fasi del monitoraggio, si osserva già a pochi mesi dall’apertura della nuova bocca la riformazione della freccia litorale a sud che migrando verso nord va a restringere il canale di foce e produce interramento dello stesso. Studi futuri monitoreranno tale evoluzione anche in condizioni estreme di onde e maree, per poter così valutare se il sedimento depositato verrà mobilitato con le stesse dinamiche della vecchia foce oppure se il trasporto lungo costa subirà una riduzione evidente in mancanza dell’input sedimentario prodotto dall’erosione delle dune
Evoluzione morfodinamica della foce del Torrente Bevano
GARDELLI, Manuela;CALEFFI, Simone;CIAVOLA, Paolo
2007
Abstract
Il presente lavoro riguarda l’evoluzione morfodinamica della foce di un piccolo corso d’acqua in alto Adriatico (Torrente Bevano), attraverso uno studio a lungo e medio termine della foce “naturale” fino al 2005, ed il monitoraggio iniziale della foce attuale, aperta artificialmente ad inizio 2006. La vecchia foce presentava dinamiche particolari essendo una delle poche, nell’ambiente costiero emiliano-romagnolo, non regimentata da argini artificiali e dunque libera di seguire un’evoluzione naturale. Gli autori ritengono che possa essere assimilata ad un piccolo tidal inlet. La sua evoluzione è stata esaminata sia mediante fotointerpretazione su un periodo di 9 anni (1996-2005), sia con 8 campagne di rilievi topografici tra aprile 2003 e ottobre 2004. Quest’ultimo studio, completato da una ricostruzione del clima meteomarino antistante la zona e da una classificazione delle mareggiate negli anni 2003 e 2004, ha verificato le dinamiche di foce già individuate da studi precedenti: in particolare, l’effetto combinato di moto ondoso da S-E e maree sizigiali, che producono un trasporto lungo costa diretto verso nord e la migrazione della freccia litorale in tale direzione, con conseguente restringimento della sezione di foce, erosione delle dune a nord ed ingressione di acque marine nella pineta retrostante. Queste problematiche hanno spinto la Regione Emilia-Romagna ad effettuare, ad inizio 2006, un intervento di chiusura della vecchia foce e di apertura della foce attuale circa 500 m più a sud. Dalle prime fasi del monitoraggio, si osserva già a pochi mesi dall’apertura della nuova bocca la riformazione della freccia litorale a sud che migrando verso nord va a restringere il canale di foce e produce interramento dello stesso. Studi futuri monitoreranno tale evoluzione anche in condizioni estreme di onde e maree, per poter così valutare se il sedimento depositato verrà mobilitato con le stesse dinamiche della vecchia foce oppure se il trasporto lungo costa subirà una riduzione evidente in mancanza dell’input sedimentario prodotto dall’erosione delle duneI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.