Analisi degli aspetti problematici della legge n. 7 del 2006 sulla prevenzione e il divieto delle mutilazioni genitali femminili. In particolare, si sottolinea il marcato approccio repressivo della legge, derivante dall'lintroduzione di una nuova fattispecie di reato, benchè la legislazione italiana già consentisse di perseguire tali condotte come lesioni gravi o gravissime. Nonostante le lacune della legge, nell'articolo si identificano una serie di strumenti giuridici già utilizzabili per proteggere le donne a rischio di mutilazioni genitali (riconoscimento dello status di rifugiate, ordine di protezione contro gli abusi familiari).
Prevenzione e divieto delle mutilazioni genitali femminili: genealogia (e limiti) di una legge
BRUNELLI, Giuditta
2007
Abstract
Analisi degli aspetti problematici della legge n. 7 del 2006 sulla prevenzione e il divieto delle mutilazioni genitali femminili. In particolare, si sottolinea il marcato approccio repressivo della legge, derivante dall'lintroduzione di una nuova fattispecie di reato, benchè la legislazione italiana già consentisse di perseguire tali condotte come lesioni gravi o gravissime. Nonostante le lacune della legge, nell'articolo si identificano una serie di strumenti giuridici già utilizzabili per proteggere le donne a rischio di mutilazioni genitali (riconoscimento dello status di rifugiate, ordine di protezione contro gli abusi familiari).I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.