Agonismo e malattie polmonari croniche: i motivi del sì e del no del medico sportivo.

L'incidenza dell'asma è in continuo aumento così come il numero di bambini/ragazzi asmatici che si rivolgono al medico dello sport per una certificazione di idoneità agonistica. In contrato con la passata tendenza a vietare l'attività sportiva in questi soggetti, l'atteggiamento attuale è quello di consentire la pratica agonistica previa una precisa definizione del quadro clinico-funzionale, ottenuta attraverso un codificato iter diagnostico. In questo modo di permette al paziente con asma di svolgere la propria disciplina sportiva in totale sicurezza, con la possibilità di raggiungere risultati rilevanti anche ai massimi livelli. E' oggi opinione comune che la pratica di uno sport, anche a livello amatoriale, costituisca di per sè un valido aiuto alla tradizionale terapia farmacologica per un miglio controllo della sintomatologia asmatica. Di qui l'importanza di un'attiva collaborazione tra medico dello sport, pediatra e famiglia per individuare il tipo di attività sportiva più adeguata per il giovane con asma, evitando così di privarlo di un fattore fondamentale per iol proprio sviluppo psicofisico.