Il manoscritto Cl. II 102 della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara rappresenta l'unico testimone noto del "De somnio", un'opera inedita scritta dal medico ferrarese Sozzino Benzi intorno al 1546. Benché sconosciuto, lo scritto costituisce una preziosa testimonianza della cultura filosofica ferrarese della metà del Cinquecento, e documenta la capacità di alcuni temi caratteristici della filosofia dell'amore di rispondere alle inquietudini di un'epoca di grandi trasformazioni politiche, culturali e religiose. L'articolo offre una prima ricostruzione della biografia dell'autore, accompagnata da una presentazione dei contenuti dell'opera e dalla pubblicazione delle prime carte del codice manoscritto.
"Il "De somnio" di Sozzino Benzi da Ferrara tra Neoplatonimo e Riforma"
LIBONI, Gionata
2004
Abstract
Il manoscritto Cl. II 102 della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara rappresenta l'unico testimone noto del "De somnio", un'opera inedita scritta dal medico ferrarese Sozzino Benzi intorno al 1546. Benché sconosciuto, lo scritto costituisce una preziosa testimonianza della cultura filosofica ferrarese della metà del Cinquecento, e documenta la capacità di alcuni temi caratteristici della filosofia dell'amore di rispondere alle inquietudini di un'epoca di grandi trasformazioni politiche, culturali e religiose. L'articolo offre una prima ricostruzione della biografia dell'autore, accompagnata da una presentazione dei contenuti dell'opera e dalla pubblicazione delle prime carte del codice manoscritto.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.