Gli scopi del progetto sono stati quelli di valutare: a) la modulazione dell’espressione del fattore di trascrizione HIF-1 alfa in ipossia da parte dell’adenosina, in cellule tumorali umane; b) la specificità del coinvolgimento del recettore A3 dell’adenosina nella tumorigenesi umana valutando la presenza di questo sottotipo recettoriale in vari tipi di tumore. In particolare dapprima è stata studiata la correlazione tra stimolazione e/o blocco dei recettori adenosinici e la modulazione dell’espressione di HIF-1 alfa in ipossia in cellule tumorali umane. I livelli basali della proteina HIF-1 alfa sono stati valutati nelle cellule tumorali in condizioni di normossia e ipossia, mediante analisi di western blotting. Il ruolo dei recettori A3 nella modulazione della espressione di HIF-1 alfa, è stato investigato trattando le cellule tumorali con l’agonista A3, Cl-IB-MECA. Inoltre è stata anche determinata la capacità degli antagonisti A3 di prevenire l’effetto mediato dall’agonista stesso. Infine è stato valutato il coinvolgimento delle vie di trasduzione del segnale di PI3K e delle ERK/MAPK chinasi da parte di Cl-IB-MECA, nella modulazione dell’espressione di HIF, utilizzando LY294002, come inibitore specifico della PI3K, U0126, come inibitore delle MAP chinasi chinasi MEK-1. Infine è stato studiato l’effetto dell’agonista A3, Cl-IB-MECA e l’antagonismo mediato da MRE 3008F20 sull’mRNA di HIF-1 alfa in condizioni di normossia e ipossia, mediante studi di RT-PCR in tempo reale. Per valutare il coinvolgimento dei recettori A3 nell’angiogenesi è stato determinato l’effetto dell’agonista A3, Cl-IB-MECA sul rilascio di VEGF e angiopoietina-2. E’ stata anche valutata la capacità di nuovi antagonisti A3 potenti e selettivi (serie degli MRE) nel prevenire questo effetto, mediante test ELISA (R&D). Inoltre, e’ stata anche condotta un’analisi di tipo longitudinale attraverso un ampliamento dell’analisi del binding recettoriale ad un numero rilevante di soggetti affetti da tumore colon rettale. In particolare sono stati isolati linfociti e neutrofili che sono stati utilizzati a tempi diversi (fino ad un massimo di 12 mesi) dall’asportazione chirurgica del tumore stesso. I pazienti sono stati seguiti prima e dopo l’intervento chirurgico per investigare se possibili alterazioni dei recettori adenosinici normalizzano in parallelo con l’esito negativo degli esami clinici del “follow up”. Sono stati anche valutati i recettori A3 dell’adenosina in vari tipi di tumore quali il glioblastoma multiforme, il tumore pancreatico, il tumore dell’ovaio, il tumore polmonare e il tumore della mammella allo scopo di verificare se questo importante sottotipo recettoriale è alterato anche in presenza di altri tipi di tumori diversi dal tumore del colon.
A3 adenosine receptors as pharmacological target and a biomarker for human tumorigenesis
VARANI, Katia
2004
Abstract
Gli scopi del progetto sono stati quelli di valutare: a) la modulazione dell’espressione del fattore di trascrizione HIF-1 alfa in ipossia da parte dell’adenosina, in cellule tumorali umane; b) la specificità del coinvolgimento del recettore A3 dell’adenosina nella tumorigenesi umana valutando la presenza di questo sottotipo recettoriale in vari tipi di tumore. In particolare dapprima è stata studiata la correlazione tra stimolazione e/o blocco dei recettori adenosinici e la modulazione dell’espressione di HIF-1 alfa in ipossia in cellule tumorali umane. I livelli basali della proteina HIF-1 alfa sono stati valutati nelle cellule tumorali in condizioni di normossia e ipossia, mediante analisi di western blotting. Il ruolo dei recettori A3 nella modulazione della espressione di HIF-1 alfa, è stato investigato trattando le cellule tumorali con l’agonista A3, Cl-IB-MECA. Inoltre è stata anche determinata la capacità degli antagonisti A3 di prevenire l’effetto mediato dall’agonista stesso. Infine è stato valutato il coinvolgimento delle vie di trasduzione del segnale di PI3K e delle ERK/MAPK chinasi da parte di Cl-IB-MECA, nella modulazione dell’espressione di HIF, utilizzando LY294002, come inibitore specifico della PI3K, U0126, come inibitore delle MAP chinasi chinasi MEK-1. Infine è stato studiato l’effetto dell’agonista A3, Cl-IB-MECA e l’antagonismo mediato da MRE 3008F20 sull’mRNA di HIF-1 alfa in condizioni di normossia e ipossia, mediante studi di RT-PCR in tempo reale. Per valutare il coinvolgimento dei recettori A3 nell’angiogenesi è stato determinato l’effetto dell’agonista A3, Cl-IB-MECA sul rilascio di VEGF e angiopoietina-2. E’ stata anche valutata la capacità di nuovi antagonisti A3 potenti e selettivi (serie degli MRE) nel prevenire questo effetto, mediante test ELISA (R&D). Inoltre, e’ stata anche condotta un’analisi di tipo longitudinale attraverso un ampliamento dell’analisi del binding recettoriale ad un numero rilevante di soggetti affetti da tumore colon rettale. In particolare sono stati isolati linfociti e neutrofili che sono stati utilizzati a tempi diversi (fino ad un massimo di 12 mesi) dall’asportazione chirurgica del tumore stesso. I pazienti sono stati seguiti prima e dopo l’intervento chirurgico per investigare se possibili alterazioni dei recettori adenosinici normalizzano in parallelo con l’esito negativo degli esami clinici del “follow up”. Sono stati anche valutati i recettori A3 dell’adenosina in vari tipi di tumore quali il glioblastoma multiforme, il tumore pancreatico, il tumore dell’ovaio, il tumore polmonare e il tumore della mammella allo scopo di verificare se questo importante sottotipo recettoriale è alterato anche in presenza di altri tipi di tumori diversi dal tumore del colon.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.