La vicenda esaminata nella sentenza in epigrafe riguarda una società proprietaria di alcune aree destinate, secondo il Piano Regolatore Generale, ad attività terziaria, che chiede all'amministrazione comunale di inserirle nell'adottando Piano Pluriennale di Attuazione; il Comune disattende la richiesta della ricorrente, la quale, perciò, impugna la delibera consiliare di adozione del P.P.A. L'A., dopo aver rilevato che il T.A.R. adito dichiara l'inammissibilità del ricorso, ritenendo che l'istante non potrebbe trarre alcuna utilità dall'eventuale accoglimento, dato che i ripetuti interventi normativi susseguitisi in materia hanno, secondo il giudice, abrogato l'istituto, spiega la motivazione per cui il Consiglio di Stato decide, invece, di accogliere il ricorso proposto in appello dalla suddetta società.
PIANO PLURIENNALE DI ATTUAZIONE (Nota a Cons. Stato sez. IV 11 febbraio 2005, n. 399)
ZARAMELLA, Sara
2005
Abstract
La vicenda esaminata nella sentenza in epigrafe riguarda una società proprietaria di alcune aree destinate, secondo il Piano Regolatore Generale, ad attività terziaria, che chiede all'amministrazione comunale di inserirle nell'adottando Piano Pluriennale di Attuazione; il Comune disattende la richiesta della ricorrente, la quale, perciò, impugna la delibera consiliare di adozione del P.P.A. L'A., dopo aver rilevato che il T.A.R. adito dichiara l'inammissibilità del ricorso, ritenendo che l'istante non potrebbe trarre alcuna utilità dall'eventuale accoglimento, dato che i ripetuti interventi normativi susseguitisi in materia hanno, secondo il giudice, abrogato l'istituto, spiega la motivazione per cui il Consiglio di Stato decide, invece, di accogliere il ricorso proposto in appello dalla suddetta società.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.