GARA D'APPALTO: ANNULLAMENTO D'UFFICIO DELL'AGGIUDICAZIONE (Nota a Cons. Stato sez. IV 31 ottobre 2006, n. 6456)

Nella sentenza annotata si afferma che l'annullamento d'ufficio (o la revoca) dell'aggiudicazione di una gara d'appalto deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del relativo procedimento, il quale costituisce un nuovo iter procedimentale, che si conclude con un autonomo provvedimento. Il Consiglio di Stato afferma anche che l'omessa valutazione di un'offerta determina l'illegittimità degli atti della procedura concorsuale, indipendentemente dai motivi che possono aver determinato il "disguido". Infine, il Consiglio di Stato ritiene che il risarcimento riconosciuto al partecipante ad una gara d'appalto, ordinariamente calcolato nel 10 per cento dell'utile d'impresa, si riduca al 5 per cento del valore dell'offerta presentata, tutte le volte che il soggetto leso non riesca a fornire la prova del mancato utilizzo dei mezzi e della manodopera nello svolgimento di altri servizi. L'A. sintetizza brevemente le motivazioni apportate dai giudici a sostegno delle suddette statuizioni.