La ricerca studia alcuni aspetti del fenomeno della permanenza protratta nei cicli di studio universitari in una popolazione di 302 studenti fuoricorso di una Facoltà umanistica. Gli ambiti indagati. tramite un questionario originale, vanno dalla scelta iniziale, all'andamento del percorso, ai giudizi sull'esperienza universitaria. I principali risultati mostrano che il fenomeno indagato non è tanto associato alla scelta iniziale o a problemi di rendimento, quanto piuttosto ad una caduta della frequenza al termine del primo anno, all'impegno in attività lavorative e ad un legame affettivo debole con la propria Facoltà. I fattori ostacolanti maggiormente richiamati consistono in difficoltà organizzativo-informative ed in icompatibilità fra lavoro e studio. I risultati mettono in luce la necessità, oltre che di future indagini longitudinali su differenti tipi di studenti, di azioni orientative mirate e non episodiche che incentivino la frequenza e gli scambi tra pari e segnalino i rischi di dispersione connessi al coinvolgimentoin attività lavorative e ad un'inefficace assunzione del ruolo di studente.
Chi sono gli studenti fuori corso e che cosa ostacola la conclusione del loro ciclo di studi?
RAVENNA, Marcella;RONCARATI, Alessandra
2005
Abstract
La ricerca studia alcuni aspetti del fenomeno della permanenza protratta nei cicli di studio universitari in una popolazione di 302 studenti fuoricorso di una Facoltà umanistica. Gli ambiti indagati. tramite un questionario originale, vanno dalla scelta iniziale, all'andamento del percorso, ai giudizi sull'esperienza universitaria. I principali risultati mostrano che il fenomeno indagato non è tanto associato alla scelta iniziale o a problemi di rendimento, quanto piuttosto ad una caduta della frequenza al termine del primo anno, all'impegno in attività lavorative e ad un legame affettivo debole con la propria Facoltà. I fattori ostacolanti maggiormente richiamati consistono in difficoltà organizzativo-informative ed in icompatibilità fra lavoro e studio. I risultati mettono in luce la necessità, oltre che di future indagini longitudinali su differenti tipi di studenti, di azioni orientative mirate e non episodiche che incentivino la frequenza e gli scambi tra pari e segnalino i rischi di dispersione connessi al coinvolgimentoin attività lavorative e ad un'inefficace assunzione del ruolo di studente.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
