La sentenza annotata ritiene semplicemente invalido, ma non inefficace, l'atto posto in essere dal Sindaco senza la previa autorizzazione della Giunta, di esercizio del diritto del Comune di recedere da un contratto. La Cassazione ritiene, infatti, che tale atto sia soggetto, ex art. 1324 c.c., alla disciplina del falsus procurator, dando così luogo ad una fattispecie a formazione progressiva, che si perfeziona con la ratifica dell'organo deliberativo del Comune. Si afferma, inoltre, che tale atto deve ritenersi tempestivo anche nel caso in cui la ratifica intervenga dopo la scadenza del termine utile per l'esercizio del diritto di recesso, tenuto conto della retroattività degli effetti della ratifica.
Rappresentanza
VIGLIONE, Raffaele
2003
Abstract
La sentenza annotata ritiene semplicemente invalido, ma non inefficace, l'atto posto in essere dal Sindaco senza la previa autorizzazione della Giunta, di esercizio del diritto del Comune di recedere da un contratto. La Cassazione ritiene, infatti, che tale atto sia soggetto, ex art. 1324 c.c., alla disciplina del falsus procurator, dando così luogo ad una fattispecie a formazione progressiva, che si perfeziona con la ratifica dell'organo deliberativo del Comune. Si afferma, inoltre, che tale atto deve ritenersi tempestivo anche nel caso in cui la ratifica intervenga dopo la scadenza del termine utile per l'esercizio del diritto di recesso, tenuto conto della retroattività degli effetti della ratifica.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.