Negli ultimi vent'anni si è instaurato nella filosofia analitica un clima confusamente naturalistico, in cui non sempre si è distinto tra il progetto di riportare ricerche tradizionalmente filosofiche entro l'ambito delle scienze naturali e l'idea che la filosofia stessa sia "continua con la scienza", cioè che non ci sia una distinzione di principio tra ricerche scientifiche e ricerche filosofiche. Questa seconda idea si contrappone alla tradizionale immagine, che vuole la filosofia come un'indagine autonoma dalla scienza -anche se occasionalmente capace di mettersi in rapporto con ricerche e risultati scientifici- perché indagine concettuale e non fattuale (o empirica) come quella scientifica. Sia la naturalizzazione, sia il continuismo sono riconducibili a idee di Quine. In particolare, la negazione dell'autonomia della filosofia è tradizionalmente fatta dipendere dalla critica della distinzione analitico/sintetico sviluppata in vari scritti di Quine e soprattutto nei Due dogmi dell’empirismo. Scopo di questo articolo è di approfondire l’analisi delle due coppie teoriche “analitico/sintetico” e “grammaticale/fattuale” (empirico), quali sono state utilizzate rispettivamente nelle riflessioni dei neopositivisti e in quella di Ludwig Wittgenstein, al fine di metterne in luce la differenza, ma anche e soprattutto allo scopo di far vedere fino a che punto l’idea wittgensteiniana della filosofia come indagine concettuale a priori non sia stata messa in crisi dalla critica di Quine alla distinzione analitico/sintetico.
"Analitico/sintetico" vs "grammaticale/fattuale": l'analisi concettuale ai tempi della naturalizzazione
ANDRONICO, Marilena
2007
Abstract
Negli ultimi vent'anni si è instaurato nella filosofia analitica un clima confusamente naturalistico, in cui non sempre si è distinto tra il progetto di riportare ricerche tradizionalmente filosofiche entro l'ambito delle scienze naturali e l'idea che la filosofia stessa sia "continua con la scienza", cioè che non ci sia una distinzione di principio tra ricerche scientifiche e ricerche filosofiche. Questa seconda idea si contrappone alla tradizionale immagine, che vuole la filosofia come un'indagine autonoma dalla scienza -anche se occasionalmente capace di mettersi in rapporto con ricerche e risultati scientifici- perché indagine concettuale e non fattuale (o empirica) come quella scientifica. Sia la naturalizzazione, sia il continuismo sono riconducibili a idee di Quine. In particolare, la negazione dell'autonomia della filosofia è tradizionalmente fatta dipendere dalla critica della distinzione analitico/sintetico sviluppata in vari scritti di Quine e soprattutto nei Due dogmi dell’empirismo. Scopo di questo articolo è di approfondire l’analisi delle due coppie teoriche “analitico/sintetico” e “grammaticale/fattuale” (empirico), quali sono state utilizzate rispettivamente nelle riflessioni dei neopositivisti e in quella di Ludwig Wittgenstein, al fine di metterne in luce la differenza, ma anche e soprattutto allo scopo di far vedere fino a che punto l’idea wittgensteiniana della filosofia come indagine concettuale a priori non sia stata messa in crisi dalla critica di Quine alla distinzione analitico/sintetico.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.