Introduzione. La neuropatia del nervo ulnare al gomito (o sindrome del tunnel cubitale) è una condizione clinica ad elevata incidenza nella popolazione generale. Tra i suoi fattori di rischio possiamo annoverare il fumo di sigaretta, condizioni patologiche come il diabete mellito, i pregressi traumi al gomito e le condizioni di suscettibilità individuale come una ridotta larghezza del solco cubitale [1]. Un fattore di rischio lavorativo che viene comunemente riportato è il sovraccarico biomeccanico a carico dell’arto superiore, insieme all’esposizione a vibrazioni trasmesse a mano-braccio [2,3]. Obiettivi. L’obiettivo di questo studio è valutare l’esistenza di una associazione fra l’insorgenza di neuropatia del nervo ulnare al gomito e le mansioni svolte negli anni precedenti l’insorgenza dei sintomi. Metodi. È stata effettuata un’analisi per mansioni lavorative dei soggetti appartenenti allo studio caso-controllo multicentrico su neuropatia del nervo ulnare al gomito e fattori di rischio personali, incluse le misure antropometriche [1]. Sia i casi che i controlli sono stati selezionati presso ambulatori di riferimento di elettromiografia, sulla base di criteri clinici ed elettrofisiologici predefiniti. La storia lavorativa di casi e controlli è stata codificata, in cieco da due revisori, sulla base della classificazione internazionale delle occupazioni (ISCO-88). Ai fini della presente analisi, sono state utilizzate le categorie occupazionali codificate sulla base della mansione prevalente svolta negli ultimi cinque anni. È stata effettuata un’analisi multivariata utilizzando modelli di regressione logistica aggiustati per sesso, età, centro di riferimento, larghezza del solco cubitale, indice di massa corporea, fumo, presenza di polineuropatie, pregresse fratture/traumi al gomito e posture abituali non neutre del gomito. Sono stati quindi calcolati gli odds ratio (OR) ed i rispettivi intervalli di confidenza (IC) al 95%. Sono state eseguite analisi stratificate per sesso e lato colpito dalla neuropatia del nervo ulnare al gomito. Risultati. Sono stati arruolati 220 casi e 460 controlli. La codifica della mansione prevalente svolta negli ultimi cinque anni ha permesso di identificare 27 categorie occupazionali. Dall’analisi multivariata si è evidenziata un’associazione tra la patologia in esame e la mansione di cameriere (OR 3,79; IC95% 1,03-13,87). L’analisi eseguita stratificando per sesso non ha mostrato alcuna associazione tra neuropatia del nervo ulnare al gomito e le altre categorie occupazionali. Stratificando rispetto all’arto superiore destro nei soggetti di sesso maschile, è emersa invece un’associazione tra questa patologia e la categoria lavorativa degli edili (OR 5,78; IC95% 1,08-31,01). Conclusione. Lo studio mette in evidenza l’associazione tra insorgenza della neuropatia del nervo ulnare al gomito e lavoro in edilizia. Tale risultato trova conferma nei dati di letteratura ed è presumibilmente legato all’esposizione a vibrazioni trasmesse a mano-braccio ed al sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore [2,3], in particolare quello destro, perlomeno nei destrimani. L’associazione tra la patologia in esame ed il lavoro svolto dai camerieri invece non è al momento supportata da altri studi e potrebbe essere attribuita alle posture non neutre assunte dagli arti superiori durante l’attività lavorativa, se non al caso. Benché si sia posta attenzione, in fase di disegno di studio, nel non includere i soggetti affetti da patologie attribuibili a sovraccarico biomeccanico tra i controlli, avere come soggetti di controllo i pazienti degli stessi ambulatori potrebbe aver determinato una sottostima dell’associazione tra patologia e mansioni lavorative. Ulteriori studi sono necessari per valutare l’impatto causale che queste attività lavorative hanno sulla comparsa della neuropatia del nervo ulnare al gomito.

Neuropatia del nervo ulnare al gomito e mansioni lavorative: uno studio caso-controllo

M. R. Nocilla
;
S. Mattioli;
2025

Abstract

Introduzione. La neuropatia del nervo ulnare al gomito (o sindrome del tunnel cubitale) è una condizione clinica ad elevata incidenza nella popolazione generale. Tra i suoi fattori di rischio possiamo annoverare il fumo di sigaretta, condizioni patologiche come il diabete mellito, i pregressi traumi al gomito e le condizioni di suscettibilità individuale come una ridotta larghezza del solco cubitale [1]. Un fattore di rischio lavorativo che viene comunemente riportato è il sovraccarico biomeccanico a carico dell’arto superiore, insieme all’esposizione a vibrazioni trasmesse a mano-braccio [2,3]. Obiettivi. L’obiettivo di questo studio è valutare l’esistenza di una associazione fra l’insorgenza di neuropatia del nervo ulnare al gomito e le mansioni svolte negli anni precedenti l’insorgenza dei sintomi. Metodi. È stata effettuata un’analisi per mansioni lavorative dei soggetti appartenenti allo studio caso-controllo multicentrico su neuropatia del nervo ulnare al gomito e fattori di rischio personali, incluse le misure antropometriche [1]. Sia i casi che i controlli sono stati selezionati presso ambulatori di riferimento di elettromiografia, sulla base di criteri clinici ed elettrofisiologici predefiniti. La storia lavorativa di casi e controlli è stata codificata, in cieco da due revisori, sulla base della classificazione internazionale delle occupazioni (ISCO-88). Ai fini della presente analisi, sono state utilizzate le categorie occupazionali codificate sulla base della mansione prevalente svolta negli ultimi cinque anni. È stata effettuata un’analisi multivariata utilizzando modelli di regressione logistica aggiustati per sesso, età, centro di riferimento, larghezza del solco cubitale, indice di massa corporea, fumo, presenza di polineuropatie, pregresse fratture/traumi al gomito e posture abituali non neutre del gomito. Sono stati quindi calcolati gli odds ratio (OR) ed i rispettivi intervalli di confidenza (IC) al 95%. Sono state eseguite analisi stratificate per sesso e lato colpito dalla neuropatia del nervo ulnare al gomito. Risultati. Sono stati arruolati 220 casi e 460 controlli. La codifica della mansione prevalente svolta negli ultimi cinque anni ha permesso di identificare 27 categorie occupazionali. Dall’analisi multivariata si è evidenziata un’associazione tra la patologia in esame e la mansione di cameriere (OR 3,79; IC95% 1,03-13,87). L’analisi eseguita stratificando per sesso non ha mostrato alcuna associazione tra neuropatia del nervo ulnare al gomito e le altre categorie occupazionali. Stratificando rispetto all’arto superiore destro nei soggetti di sesso maschile, è emersa invece un’associazione tra questa patologia e la categoria lavorativa degli edili (OR 5,78; IC95% 1,08-31,01). Conclusione. Lo studio mette in evidenza l’associazione tra insorgenza della neuropatia del nervo ulnare al gomito e lavoro in edilizia. Tale risultato trova conferma nei dati di letteratura ed è presumibilmente legato all’esposizione a vibrazioni trasmesse a mano-braccio ed al sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore [2,3], in particolare quello destro, perlomeno nei destrimani. L’associazione tra la patologia in esame ed il lavoro svolto dai camerieri invece non è al momento supportata da altri studi e potrebbe essere attribuita alle posture non neutre assunte dagli arti superiori durante l’attività lavorativa, se non al caso. Benché si sia posta attenzione, in fase di disegno di studio, nel non includere i soggetti affetti da patologie attribuibili a sovraccarico biomeccanico tra i controlli, avere come soggetti di controllo i pazienti degli stessi ambulatori potrebbe aver determinato una sottostima dell’associazione tra patologia e mansioni lavorative. Ulteriori studi sono necessari per valutare l’impatto causale che queste attività lavorative hanno sulla comparsa della neuropatia del nervo ulnare al gomito.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2612492
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