L’espressione che abbiamo scelto come titolo appartiene a Frantz Fa- non, ‘nero’ della Martinica, psichiatra, filosofo e, dal 1954, rivoluzionario del FLN algerino durante la guerra di liberazione dal dominio coloniale francese. Egli considerava che le “politiche del riconoscimento” fondate sui “diritti umani” richiamassero un concetto di uguaglianza formale, tale da non rassicurare gli afrodiscendenti. Per lui il riconoscimento implicava la nascita di un nuovo umanesimo capace di “ristrutturare il mondo”. A partire dalle Epistemologie del Sud (Santos de Sousa, 2021a), dal concetto gramsciano di filologia del vivente (Gramsci, 1975) e da quello genealogico foucaultiano (Foucault, 1977; 1999), si cercherà di problematizzare la costruzione del concetto di ‘straniero’, ‘migrante’ o ‘cittadino’. In questo contesto, la pedadogia diviene una costruzione formativa interculturale, tesa a non riprodurre i saperi, ma a problematizzare per contestualizzarli. L’obiettivo è nel ‘sensibilizzare’ la ragione entro questo orizzonte etico. Questo articolo mette a confronto sistemi di razionalità e i loro impliciti educativi. La comparazione educativa diviene così lo strumento per ‘svela- re’ i pregiudizi occulti al fine di una formazione del pensiero critico quale base di una democrazia in senso sociale e cognitiva.
Razzismo e comparazione educativa. Per un mondo di mutui riconoscimenti
A. GramignaPrimo
;C. BoschiUltimo
2025
Abstract
L’espressione che abbiamo scelto come titolo appartiene a Frantz Fa- non, ‘nero’ della Martinica, psichiatra, filosofo e, dal 1954, rivoluzionario del FLN algerino durante la guerra di liberazione dal dominio coloniale francese. Egli considerava che le “politiche del riconoscimento” fondate sui “diritti umani” richiamassero un concetto di uguaglianza formale, tale da non rassicurare gli afrodiscendenti. Per lui il riconoscimento implicava la nascita di un nuovo umanesimo capace di “ristrutturare il mondo”. A partire dalle Epistemologie del Sud (Santos de Sousa, 2021a), dal concetto gramsciano di filologia del vivente (Gramsci, 1975) e da quello genealogico foucaultiano (Foucault, 1977; 1999), si cercherà di problematizzare la costruzione del concetto di ‘straniero’, ‘migrante’ o ‘cittadino’. In questo contesto, la pedadogia diviene una costruzione formativa interculturale, tesa a non riprodurre i saperi, ma a problematizzare per contestualizzarli. L’obiettivo è nel ‘sensibilizzare’ la ragione entro questo orizzonte etico. Questo articolo mette a confronto sistemi di razionalità e i loro impliciti educativi. La comparazione educativa diviene così lo strumento per ‘svela- re’ i pregiudizi occulti al fine di una formazione del pensiero critico quale base di una democrazia in senso sociale e cognitiva.| File | Dimensione | Formato | |
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