Il contributo indaga progettualmente l’asse ferroviario Ferrara-Cento. Un asse costituito da beni di valore storico-architettonico immerse in contesti insediativi e naturali di pregio. Nel paesaggio i beni si distinguono come archetipi dei viaggiatori, caselli e piani caricatori che si trovano in uno stato di oblio, mostrando una configurazione incline alla possibilità di essere riutilizzata e rigenerata attraverso la mutazione della forma e delle relazioni con l'ambiente circostante, per ottenere una nuova figuratività, opportunità di vita, integrazione di reti, destinazioni e valorizzazione di un nuovo paesaggio post-naturale. È stato utilizzato un metodo di indagine, seguito dall’introduzione di dispositivi compositivi puntuali e sistematici, formulati attraverso un metodo basato su termini chiave: ereditarietà, retroattività e metamorfosi. Un metodo applicato al tratto ferroviario individuato, ma trasferibile agli 8.000 km di linee in disuso in Italia, riconosciuto patrimonio moderno e razionalista. I tre termini chiariscono il metodo di selezione e progettazione rigenerativa, basato anche su un rapporto con la natura non più come sfondo, ma come luogo di convivenza e soggetto in conflitto, capace di mescolarsi e combinarsi organicamente con le tracce e la vita umana. Verrà creata la “Via ferrata della post-naturalità”, un intreccio di opere rigenerate e reti, finalizzate alla cultura, alla produttività e all'economia, azioni puntuali per territori estesi, con una visione rigenerativa post-naturale.

Rigenerazione paesaggistica della linea Ferrara-Cento. Metamorfosi post-naturale e retroattività

Alessandro Gaiani
Co-primo
;
Valentina Radi
Co-primo
2024

Abstract

Il contributo indaga progettualmente l’asse ferroviario Ferrara-Cento. Un asse costituito da beni di valore storico-architettonico immerse in contesti insediativi e naturali di pregio. Nel paesaggio i beni si distinguono come archetipi dei viaggiatori, caselli e piani caricatori che si trovano in uno stato di oblio, mostrando una configurazione incline alla possibilità di essere riutilizzata e rigenerata attraverso la mutazione della forma e delle relazioni con l'ambiente circostante, per ottenere una nuova figuratività, opportunità di vita, integrazione di reti, destinazioni e valorizzazione di un nuovo paesaggio post-naturale. È stato utilizzato un metodo di indagine, seguito dall’introduzione di dispositivi compositivi puntuali e sistematici, formulati attraverso un metodo basato su termini chiave: ereditarietà, retroattività e metamorfosi. Un metodo applicato al tratto ferroviario individuato, ma trasferibile agli 8.000 km di linee in disuso in Italia, riconosciuto patrimonio moderno e razionalista. I tre termini chiariscono il metodo di selezione e progettazione rigenerativa, basato anche su un rapporto con la natura non più come sfondo, ma come luogo di convivenza e soggetto in conflitto, capace di mescolarsi e combinarsi organicamente con le tracce e la vita umana. Verrà creata la “Via ferrata della post-naturalità”, un intreccio di opere rigenerate e reti, finalizzate alla cultura, alla produttività e all'economia, azioni puntuali per territori estesi, con una visione rigenerativa post-naturale.
2024
Gaiani, Alessandro; Radi, Valentina
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