Il saggio si pone l’obiettivo di analizzare l’impatto che lo shadowban dei contenuti politici applicato dal Gruppo Meta è in grado di produrre sulle campagne elettorali online e, in termini più generali, sulla partecipazione democratica. La ricerca si sofferma anzitutto sulla definizione di tale tecnica di moderazione dei contenuti, analizzando la sua evoluzione nel tempo. Il lavoro si concentra poi sulle conseguenze dello shadowban, esaminando dapprima gli effetti positivi che vengono addotti dalle piattaforme a giustificazione della sua adozione, e soffermandosi poi sugli aspetti negativi che determina sul dibattito pubblico. Il saggio esamina la lesione dei diritti fondamentali che derivano dallo shadowban, prendendo in considerazione la recente sentenza di un giudice belga che ha condannato Meta al risarcimento del danno a favore di un politico i cui contenuti erano stati oggetto di retrocessione illegittima. Infine, la ricerca si concentra sull’introduzione del divieto di shadowaban nel Digital Services Act, formulando alcune considerazioni conclusive sulle possibili evoluzioni di tale tecnica di moderazione dei contenuti.

Lo shadowban dei contenuti politici e i suoi effetti sulle campagne elettorali online

ALBERTO DI CHIARA
2025

Abstract

Il saggio si pone l’obiettivo di analizzare l’impatto che lo shadowban dei contenuti politici applicato dal Gruppo Meta è in grado di produrre sulle campagne elettorali online e, in termini più generali, sulla partecipazione democratica. La ricerca si sofferma anzitutto sulla definizione di tale tecnica di moderazione dei contenuti, analizzando la sua evoluzione nel tempo. Il lavoro si concentra poi sulle conseguenze dello shadowban, esaminando dapprima gli effetti positivi che vengono addotti dalle piattaforme a giustificazione della sua adozione, e soffermandosi poi sugli aspetti negativi che determina sul dibattito pubblico. Il saggio esamina la lesione dei diritti fondamentali che derivano dallo shadowban, prendendo in considerazione la recente sentenza di un giudice belga che ha condannato Meta al risarcimento del danno a favore di un politico i cui contenuti erano stati oggetto di retrocessione illegittima. Infine, la ricerca si concentra sull’introduzione del divieto di shadowaban nel Digital Services Act, formulando alcune considerazioni conclusive sulle possibili evoluzioni di tale tecnica di moderazione dei contenuti.
2025
Di Chiara, Alberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2604430
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