Il riformato criterio di residenza fiscale delle persone fisiche: un pendolo che oscilla (solo?) tra le relazioni personali e familiari e la presenza fisica in Italia

Il contributo analizza la nuova definizione di residenza fiscale delle persone fisiche introdotta dal d.lgs. 27 dicembre 2023, n. 209, con cui il legislatore ha abbandonato la nozione civilistica di domicilio, adottando una concezione tributaria ancor piu` fondata sulle relazioni personali e familiari. L’articolo approfondisce la portata e le criticita` della riforma, soffermandosi in particolare sul nuovo criterio della presenza fisica, ora autonomamente rilevante rispetto all’iscrizione anagrafica e sulle difficolta` di coordinamento con le Convenzioni contro le doppie imposizioni. Sulla base della recente circolare interpretativa n. 20/E del 2024 dell’Agenzia delle entrate, l’articolo analizza alcune categorie particolarmente esposte all’incertezza applicativa, come i lavoratori da remoto e i c.d. nomadi digitali, evidenziando i possibili effetti sul contenzioso tributario e i profili di coerenza con il diritto tributario internazionale.