Il saggio è dedicato a un tema strettamente connesso alla funzione sociale o strategica dei contratti pubblici, quale l’individuazione dell’esatta portata delle finalità concorrenziali della disciplina dei public procurement. In particolare, dopo aver confutato le tesi che riconoscono al principio di concorrenza un ruolo centrale nella disciplina di settore, si è proposta una lettura più restrittiva delle sue finalità concorrenziali. Si sono, in tal senso, valorizzate le differenze tra diritto UE del mercato interno e diritto antitrust e, soprattutto, si è evidenziato il ruolo che in realtà compete alla pubblica amministrazione nelle vicende analizzate: non un regolatore della concorrenza tra imprese ma un soggetto che si rivolge al mercato per ottenere beni, lavori e servizi idonei a soddisfare bisogni in precedenza individuati. In questo percorso si è ritenuto opportuno soffermarsi sul c.d. favor partecipationis, rispetto al quale si è suggerito un inquadramento più appropriato e l’opportunità di evitarne assolutizzazioni; e sul principio di proporzionalità del quale si è proposta un’applicazione più temperata rispetto al c.d. less restrictive alternative test.
Riflessioni sulle finalità concorrenziali della disciplina dei contratti pubblici
Edoardo Caruso
2022
Abstract
Il saggio è dedicato a un tema strettamente connesso alla funzione sociale o strategica dei contratti pubblici, quale l’individuazione dell’esatta portata delle finalità concorrenziali della disciplina dei public procurement. In particolare, dopo aver confutato le tesi che riconoscono al principio di concorrenza un ruolo centrale nella disciplina di settore, si è proposta una lettura più restrittiva delle sue finalità concorrenziali. Si sono, in tal senso, valorizzate le differenze tra diritto UE del mercato interno e diritto antitrust e, soprattutto, si è evidenziato il ruolo che in realtà compete alla pubblica amministrazione nelle vicende analizzate: non un regolatore della concorrenza tra imprese ma un soggetto che si rivolge al mercato per ottenere beni, lavori e servizi idonei a soddisfare bisogni in precedenza individuati. In questo percorso si è ritenuto opportuno soffermarsi sul c.d. favor partecipationis, rispetto al quale si è suggerito un inquadramento più appropriato e l’opportunità di evitarne assolutizzazioni; e sul principio di proporzionalità del quale si è proposta un’applicazione più temperata rispetto al c.d. less restrictive alternative test.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


