I principi di buona fede e di tutela dell’affidamento

L’autore esamina l’evoluzione della società in house nel contesto della governance e della struttura dopo l’introduzione del Testo Unico sulle Società a Partecipazione Pubblica (TUSP). L’analisi si concentra su temi chiave come la responsabilità degli amministratori, il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e Corte dei conti, e la natura giuridica della società in house. Viene evidenziata la dicotomia tra la società in house come mero strumento dell’amministrazione pubblica e la sua configurazione come soggetto autonomo nel diritto privato. L’articolo esplora le criticità normative e giurisprudenziali che emergono dall’applicazione del TUSP, soprattutto in relazione al concorso tra giurisdizioni e alla natura del controllo analogo. Conclude con una riflessione sulla necessità di un intervento legislativo per risolvere le ambiguità interpretative e garantire maggiore coerenza nel trattamento delle società in house rispetto al più ampio paradigma delle società pubbliche.