Con l'ampliamento della carta archeologica alla parte slovena della valle dell'Isonzo si è attivato lo studio geo-archeologico delle strategie di approvvigionamento, produzione e scarto dei manufatti litici a livello regionale. Per quanto concerne lo studio delle industrie litiche preistoriche, si stanno sviluppando due problematiche in parte di verse ma strettamente connesse, centrate rispettivamente su un singolo complesso litico e sul rapporto fra la selce come roccia naturale potenzialmente usabile dall'uomo per la produzione di strumenti e la selce come materia prima effettivamente usata in antico. L'area collinare è stata intensamente sfruttata a fini agricoli, mentre quella pianeggiante è il prodotto del disfacimento dei terreni arenacei e conglomeratici della formazione del Flysch, affioranti verso nord e ricchi in selce, delle alluvioni diluviali dell'Isonzo, che si sono addentrate anche tra i rilievi del Collio, spingendosi lungo l'attuale corso del Versa, delle alluvioni dello stesso torrente Versa e successivamente delle opere di bonifica che ne hanno modificato il corso. Altri interventi antropici (attività estrattive di argilla, realizzazione di infrastrutture) hanno ulteriormente contribuito a modificare spazi definiti del paesaggio. I materiali litici preistorici provengono da raccolte di superficie non sistematiche, che risulta siano state effettuate in modo discontinuo ma ripetuto negli anni 1960-70. In base alle premesse teorico-metodologiche delineate qui molto sinteticamente, abbiamo esaminato i materiali di Capriva e San Lorenzo Isontino partendo dalla definizione cronologica, per verificare quanto noto in letteratura sulla presunta presenza di manufatti databili fra Mesolitico e Bronzo antico, interpretabili come indizio di episodi di frequentazione discontinui ripetuti. Tutti i materiali analizzati secondo i criteri individuati sono confluiti in un database dedicato (Access) creato per questo studio, che, attraverso queries mirate, ha fatto emergere una serie di dati interessanti.
Geo-archeologia nella Valle dell'Isonzo (Italia nord-orientale) e oltre [Geo-archeology of the Isonzo Valley (North-Eastern Italy) and beyond]
STEFANO BERTOLAUltimo
2001
Abstract
Con l'ampliamento della carta archeologica alla parte slovena della valle dell'Isonzo si è attivato lo studio geo-archeologico delle strategie di approvvigionamento, produzione e scarto dei manufatti litici a livello regionale. Per quanto concerne lo studio delle industrie litiche preistoriche, si stanno sviluppando due problematiche in parte di verse ma strettamente connesse, centrate rispettivamente su un singolo complesso litico e sul rapporto fra la selce come roccia naturale potenzialmente usabile dall'uomo per la produzione di strumenti e la selce come materia prima effettivamente usata in antico. L'area collinare è stata intensamente sfruttata a fini agricoli, mentre quella pianeggiante è il prodotto del disfacimento dei terreni arenacei e conglomeratici della formazione del Flysch, affioranti verso nord e ricchi in selce, delle alluvioni diluviali dell'Isonzo, che si sono addentrate anche tra i rilievi del Collio, spingendosi lungo l'attuale corso del Versa, delle alluvioni dello stesso torrente Versa e successivamente delle opere di bonifica che ne hanno modificato il corso. Altri interventi antropici (attività estrattive di argilla, realizzazione di infrastrutture) hanno ulteriormente contribuito a modificare spazi definiti del paesaggio. I materiali litici preistorici provengono da raccolte di superficie non sistematiche, che risulta siano state effettuate in modo discontinuo ma ripetuto negli anni 1960-70. In base alle premesse teorico-metodologiche delineate qui molto sinteticamente, abbiamo esaminato i materiali di Capriva e San Lorenzo Isontino partendo dalla definizione cronologica, per verificare quanto noto in letteratura sulla presunta presenza di manufatti databili fra Mesolitico e Bronzo antico, interpretabili come indizio di episodi di frequentazione discontinui ripetuti. Tutti i materiali analizzati secondo i criteri individuati sono confluiti in un database dedicato (Access) creato per questo studio, che, attraverso queries mirate, ha fatto emergere una serie di dati interessanti.| File | Dimensione | Formato | |
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