La ricomposizione di frammenti architettonici o modellati scultorei riveste da sempre una particolare importanza in caso di progetti di restauro relativi a beni danneggiati da eventi traumatici. Tale processo, basato su una ricognizione dei frammenti recuperati, è solitamente affidato, oltre che a elaborati grafici bidimensionali, ad una serie di tentativi di rimontaggio a piè d’opera funzionali ad identificare la collocazione più coerente degli elementi e l’entità delle reintegrazioni necessarie. Verificare in anticipo gli esiti progettuali attraverso le possibilità offerte dai modelli tridimensionali originati da processi automatici (fotogrammetria e scanner 3D di dettaglio), può consentire di ottimizzare il processo di cantiere limitando al minimo le azioni di movimentazione potenzialmente deleterie e giungendo infine ad una computazione economica che dettagli quantificazioni ‘a corpo’ spesso arbitrarie. Attraverso la descrizione di alcuni casi studio relativi a manufatti lapidei danneggiati da eventi sismici, crollati a causa di deficienze statiche o di fenomeni disgregativi l’articolo intende descrivere una metodologia che sfrutti il rimontaggio virtuale dei frammenti per formulare un progetto ragionato che agevoli le operazioni in fase di cantiere.

Ricomposizioni: dal digitale al reale. Modelli reality-based per il progetto di Restauro

Cei L.
;
Romagnoli D.
2024

Abstract

La ricomposizione di frammenti architettonici o modellati scultorei riveste da sempre una particolare importanza in caso di progetti di restauro relativi a beni danneggiati da eventi traumatici. Tale processo, basato su una ricognizione dei frammenti recuperati, è solitamente affidato, oltre che a elaborati grafici bidimensionali, ad una serie di tentativi di rimontaggio a piè d’opera funzionali ad identificare la collocazione più coerente degli elementi e l’entità delle reintegrazioni necessarie. Verificare in anticipo gli esiti progettuali attraverso le possibilità offerte dai modelli tridimensionali originati da processi automatici (fotogrammetria e scanner 3D di dettaglio), può consentire di ottimizzare il processo di cantiere limitando al minimo le azioni di movimentazione potenzialmente deleterie e giungendo infine ad una computazione economica che dettagli quantificazioni ‘a corpo’ spesso arbitrarie. Attraverso la descrizione di alcuni casi studio relativi a manufatti lapidei danneggiati da eventi sismici, crollati a causa di deficienze statiche o di fenomeni disgregativi l’articolo intende descrivere una metodologia che sfrutti il rimontaggio virtuale dei frammenti per formulare un progetto ragionato che agevoli le operazioni in fase di cantiere.
2024
Cei, L.; Romagnoli, D.
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