Il controllo amministrativo A.G.C.M. delle clausole dei contratti standard b-to-c: fu vera gloria? Ai posteri (rectius, al Consiglio di Stato) l’ardua sentenza...

With five judgments of December 2024, the Council of State annulled as many decisions taken by the Competition and Market Authority at the end of administrative proceedings carried out pursuant to Article 37-bis of the consumer code, a provision introduced in 2012 that gives the Authority the competence to carry out an administrative control on the fairness and transparency of the clauses of b-to-c standard contracts. Taking his cue from these rulings, the content and motivational apparatus of which are critically analysed, the author draws a balance of the application experience of the administrative control of unfair terms in b-to-c contracts in the three years since the entry into force (1 February 2022) of the reform which has broadened to the Italian regulations transposing Directive 93/13/EEC (arts. 33-37 of the Consumer Code) the public enforcement measures (especially, the pecuniary administrative sanctions) provided for by Article 27 of the Consumer Code for unfair commercial practices and breaches of the implementing provisions of Directive 2011/83/EU on consumer rights.

Con cinque sentenze pronunciate nel dicembre 2024, il Consiglio di Stato ha annullato altrettante delibere assunte dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato a chiusura di procedimenti amministrativi svoltisi ai sensi dell’art. 37-bis del codice del consumo, disposizione introdotta nel 2012 che attribuisce alla Autorità la competenza ad espletare un controllo amministrativo sulla vessatorietà e sulla trasparenza delle clausole inserite nei regolamenti negoziali standard predisposti per disciplinare rapporti contrattuali b-to-c. Traendo spunto da queste sentenze, delle quali viene analizzato criticamente il contenuto e l’apparato motivazionale, l’Autore traccia un bilancio della esperienza applicativa del controllo amministrativo delle clausole vessatorie dei contratti b-to-c nei tre anni successivi alla entrata in vigore (1° febbraio 2022) della riforma che ha esteso alla disciplina italiana di recepimento della direttiva 93/13/CEE (artt. 33-37 cod. cons.) l’apparato di misure di public enforcement (a cominciare dalle sanzioni amministrative pecuniarie) contemplato dall’art. 27 del codice del consumo per le pratiche commerciali scorrette e per le violazioni delle disposizioni attuative della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori.