L’adesione ai partiti politici dei cittadini europei residenti in altro Stato membro

Il saggio affronta il tema dell’adesione individuale ai partiti politici dei cittadini europei residenti in altro Stato membro dell’Unione, prendendo le mosse dalle due recentissime sentenze della Corte di Giustizia sull’argomento (C-808/21 e C-814/21), che ha dichiarato l’incompatibilità con l’art. 22 TFUE delle discipline nazionali di Repubblica ceca e Polonia che riservavano l’iscrizione ai partiti politici ai soli cittadini nazionali. L’analisi si concentra sulla portata della disposizione appena citata, sul rilievo di una causa di discriminazione nei confronti dei cittadini europei residenti negli Stati membri menzionati e sull’uso dell’identità nazionale nella disciplina dei partiti politici. Il lavoro mette poi in relazione i principi elaborati nella recente giurisprudenza della Corte di Giustizia con i partiti politici europei, evidenziando da un lato come oggi l’adesione individuale a questi ultimi non sia riconosciuta né dalla disciplina europea, né da numerosi statuti e, dall’altro, il ruolo centrale che essi potrebbero svolgere nella costruzione di un’identità politica europea.