L’articolo riguarda una regione della Bosnia ed Erzegovina anche conosciuta come Krajina bosniaca: un’ampia area storico-geografica che però, come formazione territoriale, si estende oltre le delimitazioni spaziali definite dalla mappatura amministrativa del cantone dell’Una-Sana (USK), pur senza accordo sulla sua esatta estensione. Trattando lo sviluppo della città di Bihać, centro amministrativo del cantone, si presterà attenzione alle ricadute, nella Krajina, della complicata struttura etnopolitica di governo bosniaca, oltreché al tema degli spazi vuoti e dell’abbandono. L’articolo è pertanto suddiviso in quattro parti: la prima fornisce cenni storici sullo sviluppo urbanistico- territoriale del cantone; la seconda illustra i piani di sviluppo di quest’ultimo, indicando i principali strumenti di pianificazione a livello federale, cantonale e urbano; la terza discute alcune criticità rispetto al vuoto rappresentato dalla zona industriale di Hatinac a Bihać, da cui, infine, viene argomentata una riflessione conclusiva sui vuoti spaziali. Si è optato per un racconto diacronico e multi-scalare, con l’intenzione di presentare quello che è definito un territorio periferico, sia nella geografia internazionale che bosniaca, e in quanto tale, risulta marginale anche nella letteratura riguardante la pianificazione territoriale, l’urbanistica o l’architettura.
La Krajina bosniaca. Note sul vuoto
Richard Lee Peragine
2023
Abstract
L’articolo riguarda una regione della Bosnia ed Erzegovina anche conosciuta come Krajina bosniaca: un’ampia area storico-geografica che però, come formazione territoriale, si estende oltre le delimitazioni spaziali definite dalla mappatura amministrativa del cantone dell’Una-Sana (USK), pur senza accordo sulla sua esatta estensione. Trattando lo sviluppo della città di Bihać, centro amministrativo del cantone, si presterà attenzione alle ricadute, nella Krajina, della complicata struttura etnopolitica di governo bosniaca, oltreché al tema degli spazi vuoti e dell’abbandono. L’articolo è pertanto suddiviso in quattro parti: la prima fornisce cenni storici sullo sviluppo urbanistico- territoriale del cantone; la seconda illustra i piani di sviluppo di quest’ultimo, indicando i principali strumenti di pianificazione a livello federale, cantonale e urbano; la terza discute alcune criticità rispetto al vuoto rappresentato dalla zona industriale di Hatinac a Bihać, da cui, infine, viene argomentata una riflessione conclusiva sui vuoti spaziali. Si è optato per un racconto diacronico e multi-scalare, con l’intenzione di presentare quello che è definito un territorio periferico, sia nella geografia internazionale che bosniaca, e in quanto tale, risulta marginale anche nella letteratura riguardante la pianificazione territoriale, l’urbanistica o l’architettura.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


