La proporzionalità dei controlli investigativi tra bilanciamento in astratto del legislatore e sindacato in concreto del giudice: chiaroscuri dell’ennesima pronuncia della Corte di giustizia UE sulla disciplina per l’acquisizione dei dati esteriori delle comunicazioni

La Corte di giustizia UE ha di recente aggiunto un altro tassello al puzzle giurisprudenziale composto in materia di acquisizione dei dati esteriori delle comunicazioni a partire dalla nota pronuncia “Digital Rights Ireland”.Il giudice lussemburghese è questa volta stato chiamato ad esprimersi sulla pertinente disciplina italiana nella sua versione profondamente rinnovata nel 2021 proprio nell’intento di conformarsi ai dicta enucleati dalla giurisprudenza sovranazionale, attraverso un restyling che non ha però a quanto pare scongiurato l’interpello della Corte, nello specifico richiesta di valutare la conformità dell’assetto domestico alle disposizioni della direttiva 2002/58/CE e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione.