Il memoriale è stato realizzato in una cava dismessa, ubicata non lontano dall’aeroporto di Lampedusa, inizialmente destinata a un risanamento con vegetazione. Una cordonata in blocchi di pietra colmata di calcestruzzo con inerti e pigmenti della cava definisce una platea teatrale capace di accogliere sino a 500 persone, con il mare come scena e fondale. Una barca, recuperata tra i relitti abbandonati nel porto dell’isola e trattata a fuoco per la conservazione del legno, è collocata, sorta di fossile atemporale, di fronte alla parete meridionale della cava, il cuore in senso proprio del memoriale, dove la roccia è costellata da 368 cavità circolari, ciascuna predisposta per ricevere una candela, a ricordare le vittime del naufragio del 3 ottobre 2013.
Vincenzo Latina, Memoriale delle Migrazioni, Lampedusa
Marco Mulazzani
2024
Abstract
Il memoriale è stato realizzato in una cava dismessa, ubicata non lontano dall’aeroporto di Lampedusa, inizialmente destinata a un risanamento con vegetazione. Una cordonata in blocchi di pietra colmata di calcestruzzo con inerti e pigmenti della cava definisce una platea teatrale capace di accogliere sino a 500 persone, con il mare come scena e fondale. Una barca, recuperata tra i relitti abbandonati nel porto dell’isola e trattata a fuoco per la conservazione del legno, è collocata, sorta di fossile atemporale, di fronte alla parete meridionale della cava, il cuore in senso proprio del memoriale, dove la roccia è costellata da 368 cavità circolari, ciascuna predisposta per ricevere una candela, a ricordare le vittime del naufragio del 3 ottobre 2013.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
CB 956.pdf
solo gestori archivio
Descrizione: versione editoriale
Tipologia:
Full text (versione editoriale)
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
2.57 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.57 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


