Studio dell’industria litica del sito all’aperto di Comignolo (Bagno di Romagna, FC). Prospettive per la conoscenza del popolamento mesolitico dell’Appennino Romagnolo

Our current reconstruction of Mesolithic settlement in the Romagna Apennines is still limited. However, the recent discovery and excavation of an open-air site near Lake Ridracoli in the National Park of Foreste Casentinesi, Monte Falterona and Campigna has provided new insights into early Holocene settlement in this area. The study of the lithic industry found at the site has revealed the existence of different frequentations likely ranged between the Sauveterrian and early Neolithic, but the disturbance of the original record complicates the interpretation of the site’s chronology and environmental conditions. Nonetheless, the Comignolo site represents a significant source of knowledge about a relatively unknown period in the Romagna region, shedding light on the settlement patterns of the last hunter-gatherers and the first farmers in the area.

Le conoscenze sulle frequentazioni mesolitiche dell’Appennino romagnolo sono scarse e frammentarie. Il ritrovamento e lo scavo di un nuovo sito preistorico all’aperto sulle sponde del Lago di Ridracoli (FC), in prossimità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, ha fornito nuovi dati circa il popolamento dell’area nel primo Olocene. Lo studio dell’industria litica ha evidenziato l’esistenza di un contesto complesso, che deve aver vissuto più episodi di frequentazione tra il Sauveterriano e il primo Neolitico, ma la cui lettura cronologico-ambientale è complicata dal carattere disturbato del deposito. Il sito di Comignolo viene a costituire un’inedita e importante fonte di conoscenze in un ambito territoriale ancora poco noto, ma importante al fine di ricostruire le strategie insediative degli ultimi cacciatori-raccoglitori e dei primi agricoltori tra Emilia-Romagna e Toscana.