La circolazione probatoria nella giustizia penale internazionale (Judicial Notice)

Questo articolo si propone di analizzare la dottrina della judicial notice nel diritto penale internazionale. Tale dottrina è stata utilizzata principalmente dai Tribunali Penali Internazionali per il Ruanda e per l'ex Jugoslavia con lo scopo di acquisire prove di "fatti di comune conoscenza" e, più recentemente, di "fatti già accertati", che costituiscono l'oggetto di questo articolo. Trattandosi di uno strumento per provare fatti senza acquisire prove, la sua compatibilità con il principio della presunzione di innocenza e con il diritto a un processo equo è discutibile. La giurisprudenza e le disposizioni statutarie riguardanti l'ammissibilità delle prove, tuttavia, evidenziano il compito del giudice di bilanciare l'efficienza dei procedimenti penali con i diritti processuali dell'imputato. Pertanto, l'analisi si concentra sull'importanza persistente della judicial notice, anche se lo Statuto di Roma non prevede una disposizione pertinente.