Il Cansiglio è un altipiano calcareo situato al confine tra le regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia, nell’Italia nord orientale. La porzione orientale dell’altipiano è caratterizzata dall’affioramento di una successione di carbonati peritidali cretacei di spessore rilevante, mentre la parte centro occidentale è caratterizzata dalla presenza di depositi di breccia di slope carbonatico. Nonostante il Cansiglio sia un importante sistema carsico, la sua idrogeologia è scarsamente conosciuta. Tre importanti sorgenti, che danno origine al Fiume Livenza, sono ubicate alla base del versante sud orientale e sono ritenute rappresentative della maggior parte del deflusso proveniente dall’acquifero carsico, tuttavia in letteratura non sono disponibili dati sperimentali a sostegno di questa ipotesi. L’esplorazione da parte del Gruppo Speleologico Ferrarese di una grotta profonda 800 m (Abisso Col del la Rizza) su Pian Cansiglio ha fornito l’opportunità di condurre un test di tracciamento. Nel settembre 2008 sono stati iniettati traccianti fluorescenti nell’Abisso Col de la Rizza (Uranina) e nel Bus della Genziana (Tinopal CBS-X). Successivamente, per un periodo di tre mesi, speleologi locali hanno condotto un intenso programma di campionamento, che ha incluso il prelievo di campioni di acqua, l’uso di fluocaptori e garze di cotone. Per il monitoraggio ad alta frequenza di due sorgenti sono stati utilizzati campionatori automatici. Il Tinopal non è stato rilevato, così la connessione tra il Bus della Genziana e le sorgenti non è stato dimostrato. Il collegamento tra l’Abisso Col del la Rizza e due sorgenti è stato dimostrato dall’arrivo dell’Uranina. I picchi di concentrazione del tracciante premettono di stimare una velocità media di 248 m/giorno; eventi di precipitazione intensi aumentano le velocità di flusso di 4-5 volte. Sono state considerate diverse ipotesi per spiegare il parziale recupero di massa (32-40% di quella iniettata). La prova di tracciamento con Uranina dimostra che l’acquifero del Cansiglio contribuisce all’alimentazione di entrambe le sorgenti del Fiume Livenza; rimane comunque aperta la questione della terza sorgente, che probabilmente trae alimentazione dall’area di Monte Cavallo (un altro massiccio calcareo adiacente al Cansiglio). La rapida risposta alla ricarica meteorica evidenzia la vulnerabilità del sistema di sorgenti flusso sotterraneo, rafforzando ulteriormente l’importanza di realizzare un approfondito studio idrogeologico. I primi risultati di questa ricerca scientifica sono stati presentati al congresso Geoitalia 2009 (Rimini, 11 settembre 2009) nella sessione poster “Sopra e sotto le rocce solubili” organizzata da Jo De Waele e Paolo Forti dell’Università di Bologna. Una trattazione scientifica più approfondita ed in lingua inglese è stata recentemente pubblicata sulla rivista internazionale Acta Carsologica, 40/1, 2011 (http://carsologica.zrc-sazu.si/).

Verso una migliore conoscenza del sistema carsico del Cansiglio: il primo tracciamento delle acque sotterranee dimostra l’origine delle sorgenti del Livenza

PICCININI, LEONARDO
2011

Abstract

Il Cansiglio è un altipiano calcareo situato al confine tra le regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia, nell’Italia nord orientale. La porzione orientale dell’altipiano è caratterizzata dall’affioramento di una successione di carbonati peritidali cretacei di spessore rilevante, mentre la parte centro occidentale è caratterizzata dalla presenza di depositi di breccia di slope carbonatico. Nonostante il Cansiglio sia un importante sistema carsico, la sua idrogeologia è scarsamente conosciuta. Tre importanti sorgenti, che danno origine al Fiume Livenza, sono ubicate alla base del versante sud orientale e sono ritenute rappresentative della maggior parte del deflusso proveniente dall’acquifero carsico, tuttavia in letteratura non sono disponibili dati sperimentali a sostegno di questa ipotesi. L’esplorazione da parte del Gruppo Speleologico Ferrarese di una grotta profonda 800 m (Abisso Col del la Rizza) su Pian Cansiglio ha fornito l’opportunità di condurre un test di tracciamento. Nel settembre 2008 sono stati iniettati traccianti fluorescenti nell’Abisso Col de la Rizza (Uranina) e nel Bus della Genziana (Tinopal CBS-X). Successivamente, per un periodo di tre mesi, speleologi locali hanno condotto un intenso programma di campionamento, che ha incluso il prelievo di campioni di acqua, l’uso di fluocaptori e garze di cotone. Per il monitoraggio ad alta frequenza di due sorgenti sono stati utilizzati campionatori automatici. Il Tinopal non è stato rilevato, così la connessione tra il Bus della Genziana e le sorgenti non è stato dimostrato. Il collegamento tra l’Abisso Col del la Rizza e due sorgenti è stato dimostrato dall’arrivo dell’Uranina. I picchi di concentrazione del tracciante premettono di stimare una velocità media di 248 m/giorno; eventi di precipitazione intensi aumentano le velocità di flusso di 4-5 volte. Sono state considerate diverse ipotesi per spiegare il parziale recupero di massa (32-40% di quella iniettata). La prova di tracciamento con Uranina dimostra che l’acquifero del Cansiglio contribuisce all’alimentazione di entrambe le sorgenti del Fiume Livenza; rimane comunque aperta la questione della terza sorgente, che probabilmente trae alimentazione dall’area di Monte Cavallo (un altro massiccio calcareo adiacente al Cansiglio). La rapida risposta alla ricarica meteorica evidenzia la vulnerabilità del sistema di sorgenti flusso sotterraneo, rafforzando ulteriormente l’importanza di realizzare un approfondito studio idrogeologico. I primi risultati di questa ricerca scientifica sono stati presentati al congresso Geoitalia 2009 (Rimini, 11 settembre 2009) nella sessione poster “Sopra e sotto le rocce solubili” organizzata da Jo De Waele e Paolo Forti dell’Università di Bologna. Una trattazione scientifica più approfondita ed in lingua inglese è stata recentemente pubblicata sulla rivista internazionale Acta Carsologica, 40/1, 2011 (http://carsologica.zrc-sazu.si/).
2011
V., Vincenzi; R., Stefano; A., Riva; Piccinini, Leonardo
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