Estinzione delle procedure esecutive e Fondo italiano per il ristoro dei crimini nazisti: la sent. n. 159/2023 [Extinction of enforcement procedures and the Italian Fund for the “reparation” of Nazi crimes: ruling no. 159/2023]

After a summary of the precedents and the follow up to the well known ruling No. 238/2014 (on the immunity of states from civil jurisdiction of cognition for war crimes and crimes against humanity committed by acta iure imperii), the contribution turns to the latest installment of the affair. It therefore analyzes Constitutional Judgment No. 159/2023, in which the Court declared unfounded the questions of legitimacy raised against Decree Law No. 36/2022, which declared all executive procedures extinct and established an Italian fund for the reparation of war crimes and crimes against humanity committed against Italians or on Italian soil by the troops of the Third Reich. Lastly, the problems raised by a ruling immediately following the constitutional ruling are analyzed with regard to foreign victims of Nazism who have obtained exequatur in Italy.

Dopo un riassunto dei precedenti e del seguito della nota sentenza n. 238/2014 (in materia di immunità degli Stati dalla giurisdizione civile di cognizione per i crimini di guerra e contro l’umanità compiuti mediante acta iure imperii), il contributo si sofferma sull’ultima puntata della vicenda. Si analizza pertanto la sentenza costituzionale n. 159/2023, con la quale la Corte ha dichiarato infondate le questioni di legittimità promosse contro il d.l. n. 36/2022. Tale decreto ha dichiarato estinte tutte le procedure esecutive e istituito di un fondo italiano per il ristoro dei crimini di guerra e contro l’umanità compiuti contro italiani o su suolo italiano dalle truppe del Terzo Reich. Da ultimo si analizzano i problemi sollevati da una pronuncia immediatamente successiva alla sentenza costituzionale, con riguardo alle vittime straniere del nazismo che abbiano ottenuto l’exequatur in Italia.