Il saggio si sofferma sui principali lavori critici pubblicati dagli anni Sessanta del Novecento fino a oggi riguardo alle connessioni intertestuali tra le opere di Ariosto (e in particolare il Furioso) e la Commedia dantesca. L’attenzione dei critici si è dapprima soffermata sul riuso del lessico dantesco da parte di Ariosto (hapax, rime e serie di rime, fino a emistichi o a versi quasi interi in sequenza, perlopiù ricontestualizzati o sapientemente modificati). Maria Cristina Cabani ha definito parodico questo adattamento, giustificandolo con la necessità, da parte di Ariosto, di scegliere un registro narrativo distinto da quello di Dante. Per approfondire l’indagine sul rapporto intertestuale tra Furioso e Commedia è necessario cercare nuovi metodi: questo lavoro getta le basi per una ricognizione sulle microstrutture del testo, basata sui principi della linguistica testuale. Viene fornito un elenco dei versi inizianti per e e ma nel campione del I canto del Furioso: la struttura è infatti largamente usata da Dante (e da Ariosto) per scopi narrativi e prosodici. Segue un’analisi automatica tra il Furioso, la Liberata e due testi secenteschi, Il mondo nuovo di Stigliani e Il conquisto di Granata di Graziani. Tali statistiche mostrano che, contrariamente all’opinione comune, i narratori in versi del Seicento non sono meri imitatori di Tasso, ma tematicamente ritornano spesso alle parole chiave di Ariosto. E in filigrana compare anche Dante.
La voce di Dante in Ariosto: qualche nota testuale e quantitativa
Fabio Romanini
2023
Abstract
Il saggio si sofferma sui principali lavori critici pubblicati dagli anni Sessanta del Novecento fino a oggi riguardo alle connessioni intertestuali tra le opere di Ariosto (e in particolare il Furioso) e la Commedia dantesca. L’attenzione dei critici si è dapprima soffermata sul riuso del lessico dantesco da parte di Ariosto (hapax, rime e serie di rime, fino a emistichi o a versi quasi interi in sequenza, perlopiù ricontestualizzati o sapientemente modificati). Maria Cristina Cabani ha definito parodico questo adattamento, giustificandolo con la necessità, da parte di Ariosto, di scegliere un registro narrativo distinto da quello di Dante. Per approfondire l’indagine sul rapporto intertestuale tra Furioso e Commedia è necessario cercare nuovi metodi: questo lavoro getta le basi per una ricognizione sulle microstrutture del testo, basata sui principi della linguistica testuale. Viene fornito un elenco dei versi inizianti per e e ma nel campione del I canto del Furioso: la struttura è infatti largamente usata da Dante (e da Ariosto) per scopi narrativi e prosodici. Segue un’analisi automatica tra il Furioso, la Liberata e due testi secenteschi, Il mondo nuovo di Stigliani e Il conquisto di Granata di Graziani. Tali statistiche mostrano che, contrariamente all’opinione comune, i narratori in versi del Seicento non sono meri imitatori di Tasso, ma tematicamente ritornano spesso alle parole chiave di Ariosto. E in filigrana compare anche Dante.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.