Con le ordinanze nn. 216 e 217 del 2021 la Corte costituzionale interroga in via pregiudiziale la Corte di giustizia sulle possibilità di rifiutare l’esecuzione di un mandato d’arresto europeo nel caso in cui questa conduca alla violazione di diritti fondamentali. L’incontro fra il modello di doppia pregiudiziale inaugurato con la sentenza n. 269 del 2017 e l’utilizzo dell’art. 267 TFUE per dialogare con i giudici del Kirchberg pone la Corte costituzionale in un nuovo scenario: non più e non solo giudice dei diritti costituzionali (nazionali) ma costruttrice dello standard comune dei diritti a livello europeo e garante dei principi europei nell’ordinamento interno. Un atteggiamento della Consulta che, in qualche modo, controbilancia la “diffidenza” delle giurisdizioni penali la quale sembra emergere dalle rimessioni delle questioni di costituzionalità. Il dato da cogliere dalle due ordinanze è, dunque, il “cambio di pelle” della Consulta.

Il ‘cambio di pelle’ della Consulta: la Corte costituzionale fra diritti fondamentali e garanzia dei principi europei alla luce delle ordinanze nn. 216 e 217 del 2021

Samuele Barbieri
2022

Abstract

Con le ordinanze nn. 216 e 217 del 2021 la Corte costituzionale interroga in via pregiudiziale la Corte di giustizia sulle possibilità di rifiutare l’esecuzione di un mandato d’arresto europeo nel caso in cui questa conduca alla violazione di diritti fondamentali. L’incontro fra il modello di doppia pregiudiziale inaugurato con la sentenza n. 269 del 2017 e l’utilizzo dell’art. 267 TFUE per dialogare con i giudici del Kirchberg pone la Corte costituzionale in un nuovo scenario: non più e non solo giudice dei diritti costituzionali (nazionali) ma costruttrice dello standard comune dei diritti a livello europeo e garante dei principi europei nell’ordinamento interno. Un atteggiamento della Consulta che, in qualche modo, controbilancia la “diffidenza” delle giurisdizioni penali la quale sembra emergere dalle rimessioni delle questioni di costituzionalità. Il dato da cogliere dalle due ordinanze è, dunque, il “cambio di pelle” della Consulta.
2022
Corte costituzionale, diritti fondamentali, diritto dell'Unione europea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2533794
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