La sentenza del 12 gennaio 2023 sul caso C-356/21, J.K. c. TP s.a., pronunciata dalla Seconda Sezione della Corte di giustizia dell’Unione Europea, costituisce un importante contributo all’evoluzione del diritto antidiscriminatorio dell’UE, con particolare riferimento al divieto di discriminazione basato sull’orientamento sessuale sul lavoro. La sentenza ha infatti indicato che il divieto di discriminazione vale non solo per il lavoro subordinato, ma anche per il lavoro autonomo, là dove la discriminazione può manifestarsi col rifiuto di concludere o di non rinnovare un contratto d’opera, da assimilarsi a un licenziamento discriminatorio.
Prova di forza espansiva del diritto antidiscriminatorio dell’Unione Europea: il divieto di discriminazione basata sull’orientamento sessuale vale anche per il lavoro autonomo
sofia gualandi
2022
Abstract
La sentenza del 12 gennaio 2023 sul caso C-356/21, J.K. c. TP s.a., pronunciata dalla Seconda Sezione della Corte di giustizia dell’Unione Europea, costituisce un importante contributo all’evoluzione del diritto antidiscriminatorio dell’UE, con particolare riferimento al divieto di discriminazione basato sull’orientamento sessuale sul lavoro. La sentenza ha infatti indicato che il divieto di discriminazione vale non solo per il lavoro subordinato, ma anche per il lavoro autonomo, là dove la discriminazione può manifestarsi col rifiuto di concludere o di non rinnovare un contratto d’opera, da assimilarsi a un licenziamento discriminatorio.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.