Il rapido sviluppo urbano e le continue richieste di spazio hanno aumentato la pressione sul territorio. La necessità per questo spazio “utilizzabile”, indipendentemente dallo scopo, porta ad un eccesso di capacità delle aree esistenti e alla creazione di nuove aree, in entrambi casi aumentando notevolmente il livello di esposizione ai disastri naturali. Le statistiche mostrano che in un periodo di quasi due decenni, dal 1994 al 2013, 218 milioni di persone sono state colpite ogni anno da disastri naturali (CRED, 2015). Nella situazione in cui la richiesta di crescente utilizzo del terreno è accompagnata da una crescente potenzialità dei danni in termini economici, sociali, ambientali o culturali, la gestione del rischio dei disastri sta avendo un ruolo sempre più importante in termini di ricerca. Il modo in cui le comunità e i sistemi urbani reagiscono ad un evento naturale è strettamente correlato allo sviluppo economico e tecnologico, nonché alla disponibilità dei dati. I paesi sviluppati hanno la capacità di prendere in considerazione strategie di mitigazione in situazioni pre-evento, il che non è sempre fattibile nei Paesi in via di sviluppo e in quelli poveri. Inoltre, come sottolineato da (Gaillard & Mercer, 2012), la questione è legata al fatto che i disastri colpiscono la parte di comunità emarginata e che ha accesso parziale o nullo alle risorse e ai mezzi di protezione. Tale paradigma impone la necessità di sviluppare strategie preventive incentrate sulla comunità, che è direttamente colpita dalle conseguenze di questi eventi naturali. L'analisi dei disastri naturali e del loro impatto sulla società e sull'ambiente urbano è complessa e richiede un'integrazione di informazioni multidisciplinari dalle scienze sociali a quelle esatte. Il problema principale che ostacola l'intero processo è principalmente legato all'efficacia della trasmissione di tali informazioni tra le diverse parti interessate come esperti, autorità locali e nazionali che hanno responsabilità in tal senso e la comunità stessa. Questo processo è ancora più difficile nelle condizioni in cui mancano informazioni, strumenti adeguati e anche la mancanza di percezione del rischio da parte della comunità, soprattutto nei casi di catastrofi con un periodo di ritorno relativamente lungo come i terremoti. Lo scopo di questa ricerca è l'analisi della possibilità di integrare le informazioni sul rischio di disastro all'interno degli strumenti di pianificazione che mirano a un processo inclusivo di riduzione del rischio, attraverso la proposta di una metodologia di valutazione del rischio stesso a scala locale per il caso di eventi sismici. L'analisi viene condotta attraverso la proposta di un sistema gerarchico contenente diversi parametri che caratterizzano in primo luogo l’azzardo stesso e in secondo luogo l'ambiente urbano in termini di esposizione e vulnerabilità mediante una combinazione di informazioni multiscala (edificio e scala locale). La selezione dei parametri rilevanti, il loro valore, la relazione tra loro e il loro contributo, saranno analizzati sulla base di un'approfondita ricerca bibliografica, visite in situ, questionari e opinioni di esperti. I risultati saranno forniti sotto forma di informazioni spaziali visive utilizzando processi di mappatura. L'obiettivo principale è che la metodologia proposta serva da strumento preliminare per diversi processi decisionali in termini di misure strategiche di riduzione del rischio, normative, definizione delle priorità, allocazione dei fondi, ecc. Lo scopo ulteriore della ricerca è anche quello che la metodologia proposta serva da nodo di collegamento tra la comunità, gli esperti e le autorità responsabili tra loro verso un approccio inclusivo alla riduzione del rischio delle catastrofi.
Rapid urban development and continuous demands for space have increased the pressure on the territory. The need for this “usable” space, no matter the purpose, leads to an excess of capacities of existing areas and the creation of new areas, both significantly increasing the level of exposure to natural disasters. Statistics show that within a period of almost two decades from 1994 to 2013, 218 million people were affected by natural disasters annually (CRED, 2015). In the situation where the demand for growth is accompanied by an increasing potentiality of damages in economic, social, environmental or cultural terms, disaster risk management (DRM) is having an important focus in terms of research. The way communities and urban systems react to a natural distress is tightly related to the economic and technological development as well as data availability. Developed countries have the capacities to consider mitigation strategies in pre-event situations, which is not always feasible for developing and poor countries. Also, as emphasized by (Gaillard & Mercer, 2012), the issue is related to the fact that disasters affect those who are marginalized and have partial or no access to resources and means of protection. Such paradigm imposes the need to develop preventive strategies focusing on the community, which is directly affected by aftermath of these natural events. The analysis of natural disasters and their impact on the society and the built environment is complex and requires an integration of multi-disciplinary information from social to exact sciences. The main issue that hinders the entire process is mainly related to the effectiveness of transmitting such an information between different stakeholders such as experts, responsible local and national authorities and the community itself. This process is even more difficult in the conditions where there is a lack of information, appropriate tools and also the lack of risk perception by the community, especially in the cases of disasters having a relatively large return period such as earthquakes. The purpose of this research is the analysis of a possible way to integrate disaster risk information within planning instruments aiming towards an inclusive disaster risk reduction (DRR) process through the proposal of a risk assessment methodology at a local scale for the case of seismic events. The analysis is carried out through the proposal of a hierarchic system containing several parameters that characterize firstly the hazard itself and secondly, the built environment in terms of exposure and vulnerability by a combination of a multi-scale information (building and local scale). The selection of relevant parameters, their value, the relationship to one another and their contribution will be given based on a thorough literature research, site visits, questionnaires and experts opinions. The results will be given in the form of a visual spatial information using mapping processes. The main objective is that the proposed methodology will serve as a preliminary tool for several decision-making processes in terms of strategic risk reduction measures, policies, prioritization, fund allocation etc. The methodology is also aimed to serve as an important node that connects the community, the experts and responsible authorities with one another towards an inclusive disaster risk reduction approach.
A multi-criteria methodology for the integration of Risk Assessment into Spatial Planning as a basis for territorial resilience. The case of Seismic Risk
DURO, ENDRI
2023
Abstract
Il rapido sviluppo urbano e le continue richieste di spazio hanno aumentato la pressione sul territorio. La necessità per questo spazio “utilizzabile”, indipendentemente dallo scopo, porta ad un eccesso di capacità delle aree esistenti e alla creazione di nuove aree, in entrambi casi aumentando notevolmente il livello di esposizione ai disastri naturali. Le statistiche mostrano che in un periodo di quasi due decenni, dal 1994 al 2013, 218 milioni di persone sono state colpite ogni anno da disastri naturali (CRED, 2015). Nella situazione in cui la richiesta di crescente utilizzo del terreno è accompagnata da una crescente potenzialità dei danni in termini economici, sociali, ambientali o culturali, la gestione del rischio dei disastri sta avendo un ruolo sempre più importante in termini di ricerca. Il modo in cui le comunità e i sistemi urbani reagiscono ad un evento naturale è strettamente correlato allo sviluppo economico e tecnologico, nonché alla disponibilità dei dati. I paesi sviluppati hanno la capacità di prendere in considerazione strategie di mitigazione in situazioni pre-evento, il che non è sempre fattibile nei Paesi in via di sviluppo e in quelli poveri. Inoltre, come sottolineato da (Gaillard & Mercer, 2012), la questione è legata al fatto che i disastri colpiscono la parte di comunità emarginata e che ha accesso parziale o nullo alle risorse e ai mezzi di protezione. Tale paradigma impone la necessità di sviluppare strategie preventive incentrate sulla comunità, che è direttamente colpita dalle conseguenze di questi eventi naturali. L'analisi dei disastri naturali e del loro impatto sulla società e sull'ambiente urbano è complessa e richiede un'integrazione di informazioni multidisciplinari dalle scienze sociali a quelle esatte. Il problema principale che ostacola l'intero processo è principalmente legato all'efficacia della trasmissione di tali informazioni tra le diverse parti interessate come esperti, autorità locali e nazionali che hanno responsabilità in tal senso e la comunità stessa. Questo processo è ancora più difficile nelle condizioni in cui mancano informazioni, strumenti adeguati e anche la mancanza di percezione del rischio da parte della comunità, soprattutto nei casi di catastrofi con un periodo di ritorno relativamente lungo come i terremoti. Lo scopo di questa ricerca è l'analisi della possibilità di integrare le informazioni sul rischio di disastro all'interno degli strumenti di pianificazione che mirano a un processo inclusivo di riduzione del rischio, attraverso la proposta di una metodologia di valutazione del rischio stesso a scala locale per il caso di eventi sismici. L'analisi viene condotta attraverso la proposta di un sistema gerarchico contenente diversi parametri che caratterizzano in primo luogo l’azzardo stesso e in secondo luogo l'ambiente urbano in termini di esposizione e vulnerabilità mediante una combinazione di informazioni multiscala (edificio e scala locale). La selezione dei parametri rilevanti, il loro valore, la relazione tra loro e il loro contributo, saranno analizzati sulla base di un'approfondita ricerca bibliografica, visite in situ, questionari e opinioni di esperti. I risultati saranno forniti sotto forma di informazioni spaziali visive utilizzando processi di mappatura. L'obiettivo principale è che la metodologia proposta serva da strumento preliminare per diversi processi decisionali in termini di misure strategiche di riduzione del rischio, normative, definizione delle priorità, allocazione dei fondi, ecc. Lo scopo ulteriore della ricerca è anche quello che la metodologia proposta serva da nodo di collegamento tra la comunità, gli esperti e le autorità responsabili tra loro verso un approccio inclusivo alla riduzione del rischio delle catastrofi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Endri DURO_PhD_XXXV.pdf
accesso aperto
Descrizione: Tesi Digitale_Endri DURO
Tipologia:
Tesi di dottorato
Dimensione
8.72 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.72 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.