Come mai il celebre Uto Ughi suona un violino Stradivari realizzato circa 4 secoli fa? Nella nostra società liquida, dove molti prodotti di design come fluidi «scorrono, traboccano, si spargono, [...] colano, gocciolano, trapelano» (Baumann, 2002, p. XXII), seguono cioè usi, costumi, tendenze di mercato, cambiano stile a seconda degli approcci aziendali, ... gli strumenti musicali acustici sembrano restare indifferenti a concetti di addizione e sottrazione. Per loro il risultato è sempre zero, non sono sbilanciati in senso formale o funzionale, non vi è prevaricazione di leggerezza o di pesantezza, di involucro o di contenuto. Ovviamente esistono, nel contemporaneo, altri prodotti che sono sintesi esemplari di tecnologia, scelta dei materiali, perfezione costruttiva (industriale o artigianale), pensiamo ad alcuni modelli di auto, ad innovativi smartphone, ... ma essi hanno tutti una caratteristica: non durano a lungo, il loro significato prima o poi diminuisce, vuoi per naturale invecchiamento (un’auto invecchia perché nel tempo cambiano stili, motori, combustibili, normative e dunque significato), vuoi per tecniche di obsolescenza programmata, pianificata o simbolica (Latouche, 2015). Gli strumenti musicali acustici sono archetipi in cui le necessarie modifiche intervenute nel corso del tempo hanno aggiunto valore, contribuendo alla loro ri-attualizzazione, in una maniera peculiare che raramente trova analogie in altre categorie merceologiche. Superando le attese sociali, le tragedie umane, i cambiamenti epocali, si manifestano come puro design, di cui rappresentano un esempio magistrale.
Musica, maestra di design
Mancini M
2019
Abstract
Come mai il celebre Uto Ughi suona un violino Stradivari realizzato circa 4 secoli fa? Nella nostra società liquida, dove molti prodotti di design come fluidi «scorrono, traboccano, si spargono, [...] colano, gocciolano, trapelano» (Baumann, 2002, p. XXII), seguono cioè usi, costumi, tendenze di mercato, cambiano stile a seconda degli approcci aziendali, ... gli strumenti musicali acustici sembrano restare indifferenti a concetti di addizione e sottrazione. Per loro il risultato è sempre zero, non sono sbilanciati in senso formale o funzionale, non vi è prevaricazione di leggerezza o di pesantezza, di involucro o di contenuto. Ovviamente esistono, nel contemporaneo, altri prodotti che sono sintesi esemplari di tecnologia, scelta dei materiali, perfezione costruttiva (industriale o artigianale), pensiamo ad alcuni modelli di auto, ad innovativi smartphone, ... ma essi hanno tutti una caratteristica: non durano a lungo, il loro significato prima o poi diminuisce, vuoi per naturale invecchiamento (un’auto invecchia perché nel tempo cambiano stili, motori, combustibili, normative e dunque significato), vuoi per tecniche di obsolescenza programmata, pianificata o simbolica (Latouche, 2015). Gli strumenti musicali acustici sono archetipi in cui le necessarie modifiche intervenute nel corso del tempo hanno aggiunto valore, contribuendo alla loro ri-attualizzazione, in una maniera peculiare che raramente trova analogie in altre categorie merceologiche. Superando le attese sociali, le tragedie umane, i cambiamenti epocali, si manifestano come puro design, di cui rappresentano un esempio magistrale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.