L’articolo analizza il romanzo iperrealistico di Katrin Röggla Wir schlafen nicht (2005), e tenta di ripercorrere le tappe concettuali del testo sulla scorta del concetto filosofico di “nuove alienazioni”. Intorno al nodo dell’alienazione, e della sua metamorfosi nel mondo della new economy, si addensano infatti molti dei temi centrali del romanzo: la questione della perdita di senso, il venir meno dell’identità personale, lo sgretolarsi della rete inter-personale, le patologie collegate ai nuovi lavori, tra le quali quella dell’insonnia. La penna di Röggla decide di sottolineare questo straniamento anche attraverso il registro linguistico e una scelta grafica molto peculiare, che inevitabilmente chiama in causa pure il lettore, quasi come parte integrante del pronome personale presente nel titolo. The article analyses Katrin Röggla’s hyper-realistic novel Wir schlafen nicht (2005), and tries to retrace the conceptual stages of the text on the basis of the philosophical concept of “new alienations”. In fact, many of the novel’s central themes gather around the issue of alie-nation and of its metamorphosis in the world of the new economy: the question of the loss of meaning, the falling short of personal identity, the crumbling of the inter-personal network, the pathologies connected with the new jobs, especially the one of insomnia. Röggla decides to emphasize this estrangement also through the linguistic register and a very peculiar gra-phic choice, which inevitably draws the reader into the text, almost as an integral part of the personal pronoun in the title.
L'insonnia dei precari. "Wir schlafen nicht" di Katrin Röggla e le forme di vita offesa
M. Latini
Primo
2021
Abstract
L’articolo analizza il romanzo iperrealistico di Katrin Röggla Wir schlafen nicht (2005), e tenta di ripercorrere le tappe concettuali del testo sulla scorta del concetto filosofico di “nuove alienazioni”. Intorno al nodo dell’alienazione, e della sua metamorfosi nel mondo della new economy, si addensano infatti molti dei temi centrali del romanzo: la questione della perdita di senso, il venir meno dell’identità personale, lo sgretolarsi della rete inter-personale, le patologie collegate ai nuovi lavori, tra le quali quella dell’insonnia. La penna di Röggla decide di sottolineare questo straniamento anche attraverso il registro linguistico e una scelta grafica molto peculiare, che inevitabilmente chiama in causa pure il lettore, quasi come parte integrante del pronome personale presente nel titolo. The article analyses Katrin Röggla’s hyper-realistic novel Wir schlafen nicht (2005), and tries to retrace the conceptual stages of the text on the basis of the philosophical concept of “new alienations”. In fact, many of the novel’s central themes gather around the issue of alie-nation and of its metamorphosis in the world of the new economy: the question of the loss of meaning, the falling short of personal identity, the crumbling of the inter-personal network, the pathologies connected with the new jobs, especially the one of insomnia. Röggla decides to emphasize this estrangement also through the linguistic register and a very peculiar gra-phic choice, which inevitably draws the reader into the text, almost as an integral part of the personal pronoun in the title.File | Dimensione | Formato | |
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