L'obiettivo dell'articolo è porre in risalto il ruolo decisivo che, nel contesto del percorso argomentativo per mezzo del quale Henry ha inteso fondare la propria "idea" della fenomenologia, in quanto "fenomenologia della vita", gioca la cosiddetta "critica al monismo ontologico" che in "L'Essence de la manifestation" (1963) prepara la chiarificazione dei concetti fondamentali della filsofia di Michel Henry (affettività, invisibilità, immanenza). Al fine di mostrare l'originalità del contributo henryano, l'analisi è sviluppata attraverso un confronto con le tesi di Martin Heidegger e Johann Gottlieb Fichte in merito al rapporto di fondazione tra essere (verità) e esistenza (Dasein).
Les enjeux du monisme ontologique. Pour une interprétation de "L'Essence de la manifestation" de Michel Henry
Formisano, Roberto
2011
Abstract
L'obiettivo dell'articolo è porre in risalto il ruolo decisivo che, nel contesto del percorso argomentativo per mezzo del quale Henry ha inteso fondare la propria "idea" della fenomenologia, in quanto "fenomenologia della vita", gioca la cosiddetta "critica al monismo ontologico" che in "L'Essence de la manifestation" (1963) prepara la chiarificazione dei concetti fondamentali della filsofia di Michel Henry (affettività, invisibilità, immanenza). Al fine di mostrare l'originalità del contributo henryano, l'analisi è sviluppata attraverso un confronto con le tesi di Martin Heidegger e Johann Gottlieb Fichte in merito al rapporto di fondazione tra essere (verità) e esistenza (Dasein).I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.