Il testo, nell'ambito della rubrica "Esiti concorsi", esamina il caso del concorso per l’ampliamento del Museo del Novecento a Milano, volto a riconvertire il secondo Arengario, ora sede di uffici comunali, e di annetterlo al percorso di visita del Museo del Novecento, già collocato nel primo dei due edifici verso Palazzo Reale, a seguito dell’intervento progettato da Italo Rota. Lo stesso complesso monumentale dell’Arengario, risultato di un percorso concorsuale avvenuto in più fasi dal 1927 al 1937, è peraltro fondato sulla figura retorica dell’endiadi, il cui fulcro è lo spazio tra i due edifici simmetrici a torre che collegano attraverso un cannocchiale visivo piazza Diaz con Piazza della Scala attraverso piazza del Duomo e galleria Vittorio Emanuele. Tale spazio e le relazioni di questo con la città, il percorso museografico e il concept museologico rappresentano la difficoltà insita nel compito assegnato ai concorrenti di trasformare in corpo unitario questa radicata dualità, senza negarne l’intima essenza.
Trasformare una radicata dualità
A. MassarentePrimo
Conceptualization
2022
Abstract
Il testo, nell'ambito della rubrica "Esiti concorsi", esamina il caso del concorso per l’ampliamento del Museo del Novecento a Milano, volto a riconvertire il secondo Arengario, ora sede di uffici comunali, e di annetterlo al percorso di visita del Museo del Novecento, già collocato nel primo dei due edifici verso Palazzo Reale, a seguito dell’intervento progettato da Italo Rota. Lo stesso complesso monumentale dell’Arengario, risultato di un percorso concorsuale avvenuto in più fasi dal 1927 al 1937, è peraltro fondato sulla figura retorica dell’endiadi, il cui fulcro è lo spazio tra i due edifici simmetrici a torre che collegano attraverso un cannocchiale visivo piazza Diaz con Piazza della Scala attraverso piazza del Duomo e galleria Vittorio Emanuele. Tale spazio e le relazioni di questo con la città, il percorso museografico e il concept museologico rappresentano la difficoltà insita nel compito assegnato ai concorrenti di trasformare in corpo unitario questa radicata dualità, senza negarne l’intima essenza.File | Dimensione | Formato | |
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