In quest’articolo si sostiene che riconoscere e affrontare una delle cause profonde della crisi ambientale globale, l’ideologia e pratica della crescita economica, permetterebbe alla scienza della sostenibilità di dotarsi di una capacità di analisi più incisiva, per la ridefinizione del futuro sostenibile della Terra. Il paradigma della «crescita» viene considerato come un imperativo indiscusso e un bisogno incontestato, e come tale preclude «il politico», ossia il terreno pubblico della contestazione, nel quale diversi immaginari dei possibili ordini socio-ecologici si confrontano e competono per la loro istituzionalizzazione simbolica e materiale. L’articolo presenta quindi il paradigma alternativo della decrescita, che ambisce a ripoliticizzare il dibattito sui rapporti tra sostenibilità, economia e società e ad elaborare una nuova visione di trasformazioni socio-ecologiche. Nata dall’incontro della critica ecologista e di quella culturalista dell’economia, la decrescita è il frutto di un connubio tra un movimento sociale ed un movimento accademico, in opposizione all’economicismo e alla mercificazione. L’approccio trasformativo mira a modificare gli attributi fondamentali di un sistema socio-ecologico, come la modalità di produzione economica, le istituzioni politiche, le ideologie, norme sociali e la vita quotidiana. La decrescita si è focalizzata su una molteplicità di strategie per veicolare tale trasformazione: dall’attivismo antagonista alla costruzione di istituzioni alternative, alle «riforme non riformiste», da implementare simultaneamente su più livelli e scale.
La decrescita come trasformazione socio-ecologica: ripoliticizzare la sostenibilità
Asara V
Primo
;
2020
Abstract
In quest’articolo si sostiene che riconoscere e affrontare una delle cause profonde della crisi ambientale globale, l’ideologia e pratica della crescita economica, permetterebbe alla scienza della sostenibilità di dotarsi di una capacità di analisi più incisiva, per la ridefinizione del futuro sostenibile della Terra. Il paradigma della «crescita» viene considerato come un imperativo indiscusso e un bisogno incontestato, e come tale preclude «il politico», ossia il terreno pubblico della contestazione, nel quale diversi immaginari dei possibili ordini socio-ecologici si confrontano e competono per la loro istituzionalizzazione simbolica e materiale. L’articolo presenta quindi il paradigma alternativo della decrescita, che ambisce a ripoliticizzare il dibattito sui rapporti tra sostenibilità, economia e società e ad elaborare una nuova visione di trasformazioni socio-ecologiche. Nata dall’incontro della critica ecologista e di quella culturalista dell’economia, la decrescita è il frutto di un connubio tra un movimento sociale ed un movimento accademico, in opposizione all’economicismo e alla mercificazione. L’approccio trasformativo mira a modificare gli attributi fondamentali di un sistema socio-ecologico, come la modalità di produzione economica, le istituzioni politiche, le ideologie, norme sociali e la vita quotidiana. La decrescita si è focalizzata su una molteplicità di strategie per veicolare tale trasformazione: dall’attivismo antagonista alla costruzione di istituzioni alternative, alle «riforme non riformiste», da implementare simultaneamente su più livelli e scale.File | Dimensione | Formato | |
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