L'articolo è volto a interpretare un passo del terzo libro del dialogo "Gli asolani" di Pietro Bembo, non ancora del tutto decodificato, ossia la favola della Regina delle Isole Fortunate. Alcuni studiosi hanno interpretato l'invenzione del mito della bellissima, casta ed eternamente giovane Regina di un favoloso reame, che ama indovinare la virtù dei suoi pretendenti dalla qualità dei loro sogni, col tentativo, da parte del Bembo, di emulare i dialoghi di Platone, e quindi al fascino esercitato dal mito di Atlantide descritto nel "Timeo" e nel "Crizia"; altri la attribuiscono all'influsso esercitato nell'autore dalla recentissima scoperta del Nuovo Mondo, e altri ancora a una discesa negli inferi e al relativo giudizio universale, allo scopo di mostrare ai protagonisti del dialogo la retta via.
La favola della Regina delle Isole Fortunate negli Asolani di Pietro Bembo
RIZZARELLI, GIOVANNA
2002
Abstract
L'articolo è volto a interpretare un passo del terzo libro del dialogo "Gli asolani" di Pietro Bembo, non ancora del tutto decodificato, ossia la favola della Regina delle Isole Fortunate. Alcuni studiosi hanno interpretato l'invenzione del mito della bellissima, casta ed eternamente giovane Regina di un favoloso reame, che ama indovinare la virtù dei suoi pretendenti dalla qualità dei loro sogni, col tentativo, da parte del Bembo, di emulare i dialoghi di Platone, e quindi al fascino esercitato dal mito di Atlantide descritto nel "Timeo" e nel "Crizia"; altri la attribuiscono all'influsso esercitato nell'autore dalla recentissima scoperta del Nuovo Mondo, e altri ancora a una discesa negli inferi e al relativo giudizio universale, allo scopo di mostrare ai protagonisti del dialogo la retta via.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.