La scuola di Musica di Bressanone è l'esito di un concorso vinto dallo studio Carlana Mezzalira Pentimalli. L'edificio occupa un lotto ai margini nord del centro della città altoatesina ed è pensato come porta di ingresso e nuova quinta di definizione di una piazza del tessuto urbano. Il carattere astratto e quasi atemporale individuato dagli architetti come appropriato per l’edificio trova espressione nella tecnica costruttiva. La struttura è realizzata in calcestruzzo armato a vista e pigmentato con inerti di porfido (pietra con la quale è pavimentata la città); è gettata in opera (con l’eccezione dei pannelli di copertura, prefabbricati) senza giunti in facciata né scossaline di coronamento; infine, le superfici esterne sono bocciardate a mano, lasciando solo in corrispondenza delle cornici e dei vani delle finestre e dei varchi una sorta di passepartout di cemento liscio. La corte a cielo aperto di transito dall'esterno verso il centro storico ha le superfici bocciardate con un motivo che richiama una carta da parati di un interno: in tal senso è uno spazio al contempo pubblico e domestico, a simboleggiare una idea dell'architettura come spazio della comunità.

Una scuola “in forma di città” / A school “in city form”

Marco Mulazzani
Primo
2021

Abstract

La scuola di Musica di Bressanone è l'esito di un concorso vinto dallo studio Carlana Mezzalira Pentimalli. L'edificio occupa un lotto ai margini nord del centro della città altoatesina ed è pensato come porta di ingresso e nuova quinta di definizione di una piazza del tessuto urbano. Il carattere astratto e quasi atemporale individuato dagli architetti come appropriato per l’edificio trova espressione nella tecnica costruttiva. La struttura è realizzata in calcestruzzo armato a vista e pigmentato con inerti di porfido (pietra con la quale è pavimentata la città); è gettata in opera (con l’eccezione dei pannelli di copertura, prefabbricati) senza giunti in facciata né scossaline di coronamento; infine, le superfici esterne sono bocciardate a mano, lasciando solo in corrispondenza delle cornici e dei vani delle finestre e dei varchi una sorta di passepartout di cemento liscio. La corte a cielo aperto di transito dall'esterno verso il centro storico ha le superfici bocciardate con un motivo che richiama una carta da parati di un interno: in tal senso è uno spazio al contempo pubblico e domestico, a simboleggiare una idea dell'architettura come spazio della comunità.
2021
Mulazzani, Marco
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