La città fu vista dai Romani come un potente veicolo di incivilimento e allo stesso tempo di assoggettamento per l'imposizione di un modello civile e politico, del quale però venivano resi visibili anche i vantaggi offerti ai popoli che lo accettavano. Far vivere le genti conquistate more romano, vale a dire secondo le consuetudini romane, rappresentava per Roma un mezzo per assicurarsene il consenso, integrandole pienamente nell'organismo imperiale, facendo loro conoscere i valori e i capisaldi ideologici su cui esso si fondava.
La città romana
Livio Zerbini
2015
Abstract
La città fu vista dai Romani come un potente veicolo di incivilimento e allo stesso tempo di assoggettamento per l'imposizione di un modello civile e politico, del quale però venivano resi visibili anche i vantaggi offerti ai popoli che lo accettavano. Far vivere le genti conquistate more romano, vale a dire secondo le consuetudini romane, rappresentava per Roma un mezzo per assicurarsene il consenso, integrandole pienamente nell'organismo imperiale, facendo loro conoscere i valori e i capisaldi ideologici su cui esso si fondava.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.