L'articolo documenta e analizza l'attività di un collettivo artistico anonimo – Luzinterruptus – nato nel 2008 a Madrid, autore di installazioni perlopiù effimere, realizzate senza alcuno scopo di lucro. Non si tratta di opere d'arte, bensì di azioni "politiche", volte a richiamare l'attenzione su specifici problemi della città contemporanea, sulle distorsioni e le conseguenze della crescita incontrollata e del consumo. Per questo, i materiali più utilizzati per le installazioni si trovano tra i rifiuti urbani, manipolati attraverso un uso sofisticato della luce, la quale diviene effettiva "materia prima" di un lavoro che ha come sfondo – o simbolica tela – il paesaggio urbano della notte.
I fantasmi delle città. Le installazioni di Luzinterruptus
Mulazzani Marco
Primo
2020
Abstract
L'articolo documenta e analizza l'attività di un collettivo artistico anonimo – Luzinterruptus – nato nel 2008 a Madrid, autore di installazioni perlopiù effimere, realizzate senza alcuno scopo di lucro. Non si tratta di opere d'arte, bensì di azioni "politiche", volte a richiamare l'attenzione su specifici problemi della città contemporanea, sulle distorsioni e le conseguenze della crescita incontrollata e del consumo. Per questo, i materiali più utilizzati per le installazioni si trovano tra i rifiuti urbani, manipolati attraverso un uso sofisticato della luce, la quale diviene effettiva "materia prima" di un lavoro che ha come sfondo – o simbolica tela – il paesaggio urbano della notte.| File | Dimensione | Formato | |
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