La sentenza annotata (Consiglio di Stato, sez. V, 24 gennaio 2020 n. 608) ritiene che sia devoluta alla giurisdizione ordinaria la controversia avente ad oggetto la liceità del recesso di una pubblica amministrazione dal contratto di appalto pubblico; dunque che Il comportamento tenuto dalla pubblica amministrazione in occasione del recesso non sia sindacabile dal giudice amministrativo, neanche incidenter tantum (art. 8 cod. proc. amm.), ai fini dell’accertamento sulla sussistenza dei requisiti di imprevedibilità e urgenza necessari per il successivo l’affidamento del contratto ad altra impresa mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.
Recesso dall’appalto pubblico, affidamento diretto ad altra impresa e limiti della giurisdizione amministrativa
M. Magri
2020
Abstract
La sentenza annotata (Consiglio di Stato, sez. V, 24 gennaio 2020 n. 608) ritiene che sia devoluta alla giurisdizione ordinaria la controversia avente ad oggetto la liceità del recesso di una pubblica amministrazione dal contratto di appalto pubblico; dunque che Il comportamento tenuto dalla pubblica amministrazione in occasione del recesso non sia sindacabile dal giudice amministrativo, neanche incidenter tantum (art. 8 cod. proc. amm.), ai fini dell’accertamento sulla sussistenza dei requisiti di imprevedibilità e urgenza necessari per il successivo l’affidamento del contratto ad altra impresa mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
