Un’altra incostituzionalità “prospettata” ma non (ancora) dichiarata: la diffamazione a mezzo stampa nell’ord. n. 132 del 2020

Nella nota si commenta l’ord. n. 132/2020, la quale costituisce il secondo caso assoluto in cui la Corte costituzionale si rifà alla tecnica decisoria da essa coniata per risolvere il c.d. “caso Cappato”. Essa argomenta dunque, in modo disteso, circa l’illegittimità costituzionale della disciplina italiana in materia di diffamazione a mezzo stampa, ma non la dichiara formalmente. Rinvia invece l’udienza a una prossima data certa promettendo una sua sicura decisione di accoglimento ove il Parlamento non intervenisse. Nell’articolo si mettono in luce le parentele e le differenze tra l’ord. n. 132/2020 e il precedente arresto giurisprudenziale, evidenziando i dubbi, le perplessità ma anche i lati positivi sottesi a questa tecnica di risoluzione delle quaestiones di costituzionalità.