Il saggio analizza criticamente i contenuti e le motivazioni della sentenza della Corte di Giustizia UE 11 settembre 2019, in causa C-383/18, Lexitor, che ha risolto una questione pregiudiziale concernente l’art. 16, par. 1, della direttiva 2008/48/CE in materia di contratti di credito dei consumatori, che attribuisce al consumatore che rimborsa anticipatamente il debito assunto nei confronti del professionista il diritto ad una riduzione del costo totale del credito, “che comprende gli interessi e i costi dovuti per la restante durata del contratto”. Secondo la Corte, la disposizione va intesa nel senso che debbono essere proporzionalmente abbattuti non soltanto i costi c.d. recurrent, ma anche i costi c.d. up front, del tutto indipendenti dalla durata del contratto. L’autore evidenzia la fallacia e l’inadeguatezza delle argomentazioni addotte dalla Corte a sostegno della sua opzione interpretativa, fondata in via esclusiva sul principio di effettività della protezione del consumatore, e illustra le difficoltà cui essa darà luogo in sede applicativa.
Estinzione anticipata del debito e quantificazione della ‘‘riduzione del costo totale del credito’’ spettante al consumatore: considerazioni critiche sulla sentenza ‘‘Lexitor’’
DE CRISTOFARO
2020
Abstract
Il saggio analizza criticamente i contenuti e le motivazioni della sentenza della Corte di Giustizia UE 11 settembre 2019, in causa C-383/18, Lexitor, che ha risolto una questione pregiudiziale concernente l’art. 16, par. 1, della direttiva 2008/48/CE in materia di contratti di credito dei consumatori, che attribuisce al consumatore che rimborsa anticipatamente il debito assunto nei confronti del professionista il diritto ad una riduzione del costo totale del credito, “che comprende gli interessi e i costi dovuti per la restante durata del contratto”. Secondo la Corte, la disposizione va intesa nel senso che debbono essere proporzionalmente abbattuti non soltanto i costi c.d. recurrent, ma anche i costi c.d. up front, del tutto indipendenti dalla durata del contratto. L’autore evidenzia la fallacia e l’inadeguatezza delle argomentazioni addotte dalla Corte a sostegno della sua opzione interpretativa, fondata in via esclusiva sul principio di effettività della protezione del consumatore, e illustra le difficoltà cui essa darà luogo in sede applicativa.File | Dimensione | Formato | |
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