Per giustizia e per salvezza: Qualche riflessione sulla polifunzionalità della pena tra medioevo ed età moderna [For justice and for salvation. Brief remarks on the different purposes of punishment between the late Middle Ages and the early modern period]

The paper provides some suggestions on the purpose of punishment in medieval legal culture. Starting from the 12th century, the contribution of canon law, theology and scholars of roman law is functional to a process of publicization of criminal law which was oriented to represent the field of criminalia as a manifestation of public power. If, according to this perspective of public interest, the main scope of punishment is deterrence - produced by both the normative threat and the execution of penalties - even a sophisticated theory of responsibility is gradually developing as a necessary condition for retribution. Both approaches, utilitarian and absolutist, intertwine and mutually complete each other thanks to the religious discourse on the opportunity of the offender's earthly amendment as a way to gain salvation in the hereafter.

Il contributo offre qualche spunto di riflessione sulla funzione della pena nella cultura giuridica medievale. L’apporto della canonistica, della teologia e dei civilisti è funzionale al percorso di pubblicizzazione del penale a partire dal XII secolo ed orientato a rappresentare l’ambito dei criminalia come espressione di publica potestas. Se, in questo prospettiva di pubblico interesse, il primario scopo della punizione è la deterrenza prodotta sia dalla minaccia normativa sia dall’esecuzione della sanzione, si afferma anche gradualmente una teoria della responsabilità sempre più raffinata come condizione per la pena retributiva. Le due istanze, utilitaristica e assoluta, si combinano e completano, grazie all’ulteriore argomento religioso sull’opportunità dell’emenda terrena del reo per guadagnarsi la salvezza nell’aldilà.