Il sito della tarda età del Bronzo di Campestrin di Grignano Polesine (Rovigo – Veneto), già noto per alcuni interventi di scavo e per le eccezionali testimonianze relative alla lavorazione dell’ambra baltica, è stato oggetto di nuove indagini (ricerche di superficie, carotaggi, analisi sedimentologiche), da parte dell’Università di Ferrara e del Centro Polesano di Studi Storici Archeologici ed etnografici di Rovigo (CPSSAE) allo scopo di definirne i limiti perimetrali e di individuare zone di particolare interesse per lo studio delle attività artigianali. L’insediamento, databile al XII sec. a.C. ca. (BR2/BF1) era ubicato presso la sponda sinistra del Po di Adria 1, lo stesso su cui sorse, 9 km a SO, il centro di Frattesina di Fratta Polesine. Con Frattesina condivide anche: la forma allungata e parallela al corso del fiume e la mancanza di tracce evidenti di un argine perimetrale e corrispettivo fossato (tipo terramara). L’unica sezione continua nel senso dell’asse minore (scolina 24/25) indica una larghezza di ca. 40 m in senso e-O mentre la lunghezza può attualmente essere stimata in m 500 in senso N-S. Sono stati rilevati possibili indicatori di lavorazione del metallo (frammento di panella) e del palco di cervo (semilavorati) e probabilmente della ceramica (scarti di cottura?), mentre non sono stati individuati indizi relativi alla lavorazione dell’ambra, per ora rinvenuti solo presso il limite settentrionale dell’abitato, ossia l’area degli scavi Salzani.
Il sito della tarda età del Bronzo di Campestrin di Grignano Polesine (Veneto, Italia). Prime indagini sulle caratteristiche ambientali, morfologiche e strutturali dell’insediamento
Michele Baldo;Marco Bertolini;Umberto Tessari;Maria Chiara Turrini;Ursula Thun Hohenstein
Ultimo
2019
Abstract
Il sito della tarda età del Bronzo di Campestrin di Grignano Polesine (Rovigo – Veneto), già noto per alcuni interventi di scavo e per le eccezionali testimonianze relative alla lavorazione dell’ambra baltica, è stato oggetto di nuove indagini (ricerche di superficie, carotaggi, analisi sedimentologiche), da parte dell’Università di Ferrara e del Centro Polesano di Studi Storici Archeologici ed etnografici di Rovigo (CPSSAE) allo scopo di definirne i limiti perimetrali e di individuare zone di particolare interesse per lo studio delle attività artigianali. L’insediamento, databile al XII sec. a.C. ca. (BR2/BF1) era ubicato presso la sponda sinistra del Po di Adria 1, lo stesso su cui sorse, 9 km a SO, il centro di Frattesina di Fratta Polesine. Con Frattesina condivide anche: la forma allungata e parallela al corso del fiume e la mancanza di tracce evidenti di un argine perimetrale e corrispettivo fossato (tipo terramara). L’unica sezione continua nel senso dell’asse minore (scolina 24/25) indica una larghezza di ca. 40 m in senso e-O mentre la lunghezza può attualmente essere stimata in m 500 in senso N-S. Sono stati rilevati possibili indicatori di lavorazione del metallo (frammento di panella) e del palco di cervo (semilavorati) e probabilmente della ceramica (scarti di cottura?), mentre non sono stati individuati indizi relativi alla lavorazione dell’ambra, per ora rinvenuti solo presso il limite settentrionale dell’abitato, ossia l’area degli scavi Salzani.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.