A dispetto dell’archetipica distinzione tra tempo sacro e tempo profano, già teorizzata dallo storico delle religioni Mircea Eliade e a più riprese sviluppata dal filosofo della storia Umberto Galimberti, la nostra percezione del tempo è pregiudizialmente condizionata da un paradossale meccanismo di includente esclusione, da alcuni definito biopolitico, che ha progressivamente assimilato il primo al livello di tolleranza possibile di ogni forma di inoperosità, implicito nel concetto di “festa”, compatibile con l’orizzonte “produttivista” della moderna società borghese, per quanto variamente declinata. In questo modo non è possibile comprendere il significato radicare della “sacertà” come stato di separatezza che non può prevedere contaminazioni con il mondo degli uomini. Ciò giustifica l’incapacità di cogliere il carattere inedito dei processi di rigenerazione urbana che, operando all’interno di condizioni di “vacanza” deontica del Piano, esprimono in potenza il desiderio sfrenato, per certi versi delirante, di esplorare nuove vie del progetto in assenza di vincoli pregiudiziali.
Governare la transizione urbana. Rigenerazione e tempi della città
nicola marzot
2019
Abstract
A dispetto dell’archetipica distinzione tra tempo sacro e tempo profano, già teorizzata dallo storico delle religioni Mircea Eliade e a più riprese sviluppata dal filosofo della storia Umberto Galimberti, la nostra percezione del tempo è pregiudizialmente condizionata da un paradossale meccanismo di includente esclusione, da alcuni definito biopolitico, che ha progressivamente assimilato il primo al livello di tolleranza possibile di ogni forma di inoperosità, implicito nel concetto di “festa”, compatibile con l’orizzonte “produttivista” della moderna società borghese, per quanto variamente declinata. In questo modo non è possibile comprendere il significato radicare della “sacertà” come stato di separatezza che non può prevedere contaminazioni con il mondo degli uomini. Ciò giustifica l’incapacità di cogliere il carattere inedito dei processi di rigenerazione urbana che, operando all’interno di condizioni di “vacanza” deontica del Piano, esprimono in potenza il desiderio sfrenato, per certi versi delirante, di esplorare nuove vie del progetto in assenza di vincoli pregiudiziali.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
01_2019-2_PU_Marzot.pdf
accesso aperto
Descrizione: versione editoriale
Tipologia:
Full text (versione editoriale)
Licenza:
PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione
2.98 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.98 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.