Physiognomy and limits of the fundamental right to self-determination

The article reconstructs how the right / principle of self-determination has been defined and used in constitutional jurisprudence (and not only). It emerges that it is sometimes used as an independent right, while-in other cases-it is just assumed as a prerogative of rights already recognized. In any case, its use always poses the problem of defining its extension and, consequently, its limits. Analyzing some exemplary cases it is thus evident that the right to self-determination constantly changes its appearance and also changes the perception of the legitimacy of the limits placed on its extension. In principle, the constitutional order generally tends to favor this prerogative: in this sense, the constant application of personalist and pluralist principles is essential.

L'articolo ricostruisce come il diritto/principio di autodeterminazione sia stato definito e utilizzato nella giurisprudenza costituzionale (e non solo). Emerge come esso sia talvolta utilizzato come diritto a sè stante mentre, in altri casi, venga assunto quale una semplice prerogativa di diritti già conosciuti o come un argomento usato per "chiudere il discorso". In ogni caso, il suo utilizzo pone sempre il problema di definirne l'estensione e, conseguentemente, i limiti. Analizzando alcuni casi esemplari si evidenzia quindi come esso muti costantemente la sua fisionomia e cambi altresì la percezione della legittimità dei limiti posti, di volta in volta, alla sua estensione. Fermo restando - in ogni caso - il favore che l'ordinamento costituzionale (permeato dai principi personalista e pluralista) mostra di riservare a questa fondamentale prerogativa.