La riforma dell’apparato sanzionatorio in materia di privacy innescata dall’entrata in vigore del Regolamento UE 2016/679 non ha inciso in misura rilevante sul sistema di tutela penale della riservatezza dei minori. A dispetto delle dimensioni imponenti della disciplina sul trattamento dei dati personali, il contrasto ai più diffusi rischi di aggressione, connessi alla diffusione non autorizzata di informazioni ed immagini attraverso i mezzi tecnologici, sembra restare affidato alle fattispecie codicistiche, recentemente affiancate dagli strumenti preventivi introdotti dalla legge sul cyberbullismo.
La tutela della riservatezza del minore: profili penalistici
Grandi C.
2019
Abstract
La riforma dell’apparato sanzionatorio in materia di privacy innescata dall’entrata in vigore del Regolamento UE 2016/679 non ha inciso in misura rilevante sul sistema di tutela penale della riservatezza dei minori. A dispetto delle dimensioni imponenti della disciplina sul trattamento dei dati personali, il contrasto ai più diffusi rischi di aggressione, connessi alla diffusione non autorizzata di informazioni ed immagini attraverso i mezzi tecnologici, sembra restare affidato alle fattispecie codicistiche, recentemente affiancate dagli strumenti preventivi introdotti dalla legge sul cyberbullismo.File in questo prodotto:
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