SOMMARIO: 1. Un diritto castrato. – 2. Anomia, indulgente narrazione, situazione di stallo. – 3. Un operante dispositivo proibizionista. – 3.1. Il parere negativo del Consiglio di Stato sulla proposta regolamentare Corleone-Margara. – 3.2. Il monito della sentenza costituzionale n. 301/2012. – 3.3. Un dato empirico di sicura capacità dimostrativa. – 3.4. Il principio della sorveglianza continua sul detenuto. – 3.5. Il permesso-premio come (apparente) eccezione alla regola. – 3.6. I cc.dd. matrimoni bianchi in carcere come sineddoche normativa. – 4. Strappi costituzionali. – 4.1. Violazione del principio di legalità delle pene (art. 25, comma 2, Cost.). – 4.2. Violazione della libertà di disporre del proprio corpo (art. 13, comma 1, Cost.). – 4.3. Violazione del diritto alla salute, individuale e collettivo (art. 32, commi 1 e 2, Cost.). – 4.4. Violazione della dignità personale del detenuto (art. 2 Cost.). – 5. Un illegittimo ostacolo alla risocializzazione (in violazione dell’art. 27, comma 3, Cost.). – 5.1. La dimensione bilaterale della pena e le sue conseguenze giuridicamente rilevanti. – 5.2. Regressione infantile e onanismo adolescenziale. – 5.3. La torsione della pena in penitenza. – 6. Il ritorno della pena corporale (in violazione dell’art. 27, comma 3, Cost.). – 6.1. La privazione della sessualità come parte integrante del contenuto giuridico della pena. – 6.2. Da pena a inumano castigo. – 7. Fattibilità e indicazioni di metodo. – 8. Prevedibili obiezioni polemiche. – 9. Un passo costituzionalmente necessitato, in tre mosse. – 9.1. Il deposito in Senato di un disegno di legge d’iniziativa popolare. – 9.2. Dieci, cento, mille reclami giurisdizionali ex art. 35-bis o.p. – 9.3. Una quaestio mirata ad ottenere dalla Corte costituzionale una sentenza additiva di principio. – 9.4. Il ruolo trainante della popolazione detenuta.
La castrazione di un diritto. La negazione della sessualità in carcere come problema di legalità costituzionale
Pugiotto Andrea
2019
Abstract
SOMMARIO: 1. Un diritto castrato. – 2. Anomia, indulgente narrazione, situazione di stallo. – 3. Un operante dispositivo proibizionista. – 3.1. Il parere negativo del Consiglio di Stato sulla proposta regolamentare Corleone-Margara. – 3.2. Il monito della sentenza costituzionale n. 301/2012. – 3.3. Un dato empirico di sicura capacità dimostrativa. – 3.4. Il principio della sorveglianza continua sul detenuto. – 3.5. Il permesso-premio come (apparente) eccezione alla regola. – 3.6. I cc.dd. matrimoni bianchi in carcere come sineddoche normativa. – 4. Strappi costituzionali. – 4.1. Violazione del principio di legalità delle pene (art. 25, comma 2, Cost.). – 4.2. Violazione della libertà di disporre del proprio corpo (art. 13, comma 1, Cost.). – 4.3. Violazione del diritto alla salute, individuale e collettivo (art. 32, commi 1 e 2, Cost.). – 4.4. Violazione della dignità personale del detenuto (art. 2 Cost.). – 5. Un illegittimo ostacolo alla risocializzazione (in violazione dell’art. 27, comma 3, Cost.). – 5.1. La dimensione bilaterale della pena e le sue conseguenze giuridicamente rilevanti. – 5.2. Regressione infantile e onanismo adolescenziale. – 5.3. La torsione della pena in penitenza. – 6. Il ritorno della pena corporale (in violazione dell’art. 27, comma 3, Cost.). – 6.1. La privazione della sessualità come parte integrante del contenuto giuridico della pena. – 6.2. Da pena a inumano castigo. – 7. Fattibilità e indicazioni di metodo. – 8. Prevedibili obiezioni polemiche. – 9. Un passo costituzionalmente necessitato, in tre mosse. – 9.1. Il deposito in Senato di un disegno di legge d’iniziativa popolare. – 9.2. Dieci, cento, mille reclami giurisdizionali ex art. 35-bis o.p. – 9.3. Una quaestio mirata ad ottenere dalla Corte costituzionale una sentenza additiva di principio. – 9.4. Il ruolo trainante della popolazione detenuta.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.